"Varianti al virus portano a zone rosse in Toscana, Molise, Abruzzo. È colpa della Tesei? Da Pd e 5 Stelle sciacallaggio politico": così i consiglieri regionali del gruppo della Lega in Assemblea legislativa dell'Umbria.
"Le varianti del virus, in particolare quella inglese, - spiegano i consiglieri della Lega - si stanno diffondendo in tutta Italia producendo numerose criticità in diverse regioni del centro e non solo. A quanto apprendiamo in queste ore dalla stampa ci sono altre regioni, oltre all'Umbria, che hanno individuato zone rosse per evitare il propagarsi del contagio e altre che seguiranno presto l'esempio per rispondere alle nuove urgenze. In Molise scatta il lockdown per 27 comuni del distretto sanitario di Termoli, in Toscana previste zone rosse nell'area di Chiusi in provincia di Siena poiché, come dichiarato dal governatore Giani ad un giornale locale, ci sono 'casi in aumento e vanno fermati'. A Bologna la variante del virus ha creato un focolaio nel reparto di Gastroenterologia del policlinico Sant'Orsola, provocando 10 contagiati tra operatori e pazienti, mentre a Brescia, nel Comune di Corzano, la variante inglese ha contagiato un cittadino su dieci e si va verso la zona rossa locale. In Abruzzo le aree di Tocco da Casauria, San Giovanni Teatino e Atessa sono zona rossa, così come Tortorici, in provincia di Messina, in Sicilia. Variante di virus inglese sarebbe stata trovata anche in una scuola nelle Marche, la Provincia Autonoma di Bolzano da oggi è zona rossa per tre settimane".
"Quello che ci chiediamo - proseguono i consiglieri leghisti - è: colpa della governatrice dell'Umbria Donatella Tesei e dell'assessore alla sanità, Luca Coletto anche in Toscana, in Abruzzo e in Molise? Colpa della Tesei e di Coletto per le zone rosse che verranno previste nelle altre regioni di tutta Italia a causa della variante del virus? Colpa della Lega anche per le restrizioni nelle regioni guidate dalla sinistra? Pensiamo che qualcuno in Umbria debba vergognarsi e chiedere scusa per le frasi ingiuriose e le gravissime menzogne che abbiamo letto in questi giorni. In particolare gli esponenti di Pd e Movimento 5 stelle hanno offerto uno spettacolo orribile di sciacallaggio politico che mai si era visto prima in questa regione, facendo passare la situazione di criticità umbra come unica in tutta Italia e come diretta responsabilità di chi la governa. L'Umbria - continuano i consiglieri -, invece, stando a quanto emerge in queste ore, è stata la prima, in accordo con l'Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute, a tutelarsi dalle nuove criticità sanitarie rappresentate dal diffondersi della variante inglese del Covid-19, con cui anche le altre regioni ora saranno costrette a fare i conti. L'Umbria è stata la prima a intervenire con tempestività, evitando altre morti e misure restrittive ancora più serie. A noi dispiace e non poco delle situazioni di emergenza che si stanno sviluppando nel resto d'Italia, perché con la salute e con la vita delle persone non si scherza e non si fa becera politica. Peccato che Pd e 5 Stelle non la pensino così. Abbiamo motivo di pensare che qualcuno abbia gioito al diffondersi della pandemia in Umbria solo per strumentalizzare la questione a fini politici e racimolare qualche like su Facebook. Abbiamo letto gli interventi deliranti di rappresentanti delle istituzioni ed esponenti politici locali e siamo rimasti sconvolti da come si possa arrivare ad essere così cinici e perversi nel dire tutto e il contrario di tutto quando la gente muore e i cittadini sono spaventati. Ora, di fronte alla realtà dei fatti e di fronte al crollo delle false illazioni circa il 'caso unico in Italia' delle zone rosse in Umbria, anche loro - concludono i consiglieri della Lega - dovranno ammettere di aver sbagliato e chiedere scusa a tutti i cittadini umbri e a tutti gli operatori medico-sanitari che stanno lottando ogni giorno in prima linea contro la pandemia".
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