"È necessario e urgente che la
politica ritrovi la sua anima migliore, superando interessi di
parte, in una dinamica di collaborazione sincera e cordiale per
la promozione e il servizio del bene comune": è quanto affermano
i vescovi dell'Umbria, che promuovono per domenica 14 marzo in
tutte le diocesi della regione una giornata di preghiera per la
fine della pandemia e che "chiedono alla politica nazionale e
regionale di accelerare i processi decisionali circa i vaccini e
i percorsi terapeutici".
La Ceu (Conferenza episcopale umbra), riunita in sessione
ordinaria, esprime "viva solidarietà e vicinanza a quanti stanno
affrontando condizioni fortemente critiche dal punto di vista
sanitario e ai tanti che sono giustamente preoccupati per la
propria prospettiva economica e lavorativa".
I vescovi umbri manifestano inoltre - in una nota diffusa a
margine della riunione - "apprezzamento e gratitudine a quanti,
nelle strutture sanitarie e ai diversi livelli della Caritas e
del volontariato, si stanno prodigando con grande generosità e
competenza".
"Implorano fiduciosi dal Dio della misericordia la protezione
e la liberazione da ogni male e a tal fine, ad ideale
coronamento delle '24 ore per il Signore', indicono per la
quarta domenica di Quaresima una giornata di preghiera in tutte
le diocesi umbre. Ogni comunità parrocchiale - dicono i vesovi -
saprà individuare le modalità più opportune per dare voce a
questa corale intercessione".
Chiedono quindi "alla politica nazionale e regionale di
accelerare i processi decisionali circa i vaccini e i percorsi
terapeutici, addivenendo a scelte oculate e tempestive attente
alle necessità di tutti, con particolare attenzione ai più
deboli per età e fragilità, pensiamo specialmente - spiegano -
alle case per anziani e agli istituti per disabili".
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