Per la presidente umbra Donatella
Tesei "la questione del rilancio dell'aeroporto rientra in un
insieme di azioni per lo sviluppo economico della regione". Lo
ha detto intervenendo in Assemblea legislativa dove ha risposto
a un'interrogazione a risposta immediata su "Prospettive e
programmi per il rafforzamento e il rilancio della società di
gestione aeroportuale dell'aeroporto internazionale San
Francesco di Assisi (Sase spa)", presentata dai consiglieri
Paola Fioroni e Michele Pastorelli (Lega).
"Siamo convinti che il Covid passerà - ha detto ancora Tesei -
e sarà fondamentale il lavoro che avremo già iniziato.
L'aeroporto da solo può saturare la capacità turistica
straniera, ma bisogna puntare a 500 mila passeggeri. L'aeroporto
fa parte di una più complessa strategia di mobilità che stiamo
portando avanti. Fin dall'insediamento penso al rilancio di uno
scalo trovato già prima del Covid in grande difficoltà, con
poche destinazioni e partite impegnative da chiudere, come
quella con Fly volare. Abbiamo ricostruito una forte unità della
compagine sociale, composta da banche, Comuni di Perugia e
Assisi, Confindustria, unitamente a un nuovo piano industriale
per chiudere partite aperte e aumentare gli investimenti, con un
nuovo piano delle rotte per arrivare ai 500 mila passeggeri
annui, sia rotte nazionali come Brindisi, Olbia, Catania,
Lamezia Terme, poi internazionali come Londra, Bruxelles,
Rotterdam, Vienna, Barcellona e Bucarest. Un progetto in
sinergia con l'alta velocità dei treni".
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