Ad un anno esatto dal contagio è
pronto a sottoporsi alla prima dose di vaccino Gabriele
Bianchini, trentaduenne di Montecastrilli considerato il
'paziente uno' del coronavirus in Umbria. Lo farà in Friuli
Venezia Giulia, dove lavora dallo scorso luglio come vigile del
fuoco.
"Ho la fortuna di poter accedere alla vaccinazione come
componente del Corpo - spiega all'ANSA - e non rinuncerò. Mi
sono già prenotato e lo farò a giorni. Spero che farlo possa
servire a ridimensionare questo virus, altrimenti il rischio è
di continuare a vivere in questo clima post-apocalittico". La
notizia della positività del giovane era emersa il 28 febbraio
di un anno fa, e a distanza di dodici mesi oggi Bianchini
ricorda le preoccupazioni di quei giorni, quando del virus si
sapeva poco.
"Ho la fortuna di essere un tipo estremamente tranquillo e
paziente - commenta - ma rimanere in isolamento a casa per 40
giorni non è stato affatto semplice".
E anche ora che il virus è più conosciuto "il timore rimane"
continua Bianchini, che rimpiange "la normalità che c'era prima
della pandemia".
"In Friuli - spiega - l'emergenza è più sotto controllo rispetto
all'Umbria, ma io svolgo comunque una vita molto ritirata. Anche
per il lavoro che faccio cerco di stare a casa il più possibile
e di non vedere quasi nessuno, come dovrebbero fare tutti. Mi
auguro - conclude - che presto riusciremo ad uscire da questa
situazione, per questo è importante vaccinarsi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA