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Barbara Corvi scomparve nel 2009, ordine di arresto per il marito

criminalità

Barbara Corvi scomparve nel 2009, ordine di arresto per il marito

Svolta nelle indagini da parte dei carabinieri di Terni

PERUGIA, 30 marzo 2021, 10:09

Redazione ANSA

ANSACheck

Conferenza stampa - RIPRODUZIONE RISERVATA

Conferenza stampa - RIPRODUZIONE RISERVATA
Conferenza stampa - RIPRODUZIONE RISERVATA

I carabinieri di Terni, su disposizione del procuratore capo della locale procura della Repubblica, Alberto Liguori, hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione per omicidio a carico di un uomo, nell'ambito delle indagini sul caso della scomparsa di Barbara Corvi, la trentacinquenne di Montecampano di Amelia di cui non si hanno più notizie dal 27 ottobre 2009. Secondo quanto si è appreso, l'ordinanza sarebbe a carico del marito, Roberto Lo Giudice.

Sarebbe la gelosia il movente dell'omicidio di Barbara Corvi. Nel corso di una conferenza stampa dello stesso procuratore, è stato riferito che il movente della gelosia "si condisce con un altro ingrediente che è quello economico". Gli investigatori sono convinti che la matrice dell'omicidio non fosse mafiosa. La vicenda sarebbe nata da una mentalità mafiosa, ma non da circuiti di mafia.
 

E' stata raccolta anche una intercettazione ambientale in cui una persona - al momento ancora ignota - afferma: "Io penso sia stata sciolta nell'acido", nel corso delle indagini sulla scomparsa di Barbara Corvi, la trentacinquenne di Montecampano di Amelia il cui marito, Roberto Lo Giudice, è stato arrestato dai carabinieri di Terni. Le accuse sono quelle di concorso in omicidio volontario aggravato e occultamento o soppressione di cadavere. Il corpo della donna non è mai stato trovato. Il concorso è con un fratello dell'uomo, Maurizio Lo Giudice, che è indagato. Nel corso di una conferenza stampa del procuratore capo della locale procura della Repubblica, Alberto Liguori, è stata segnalata anche un'altra intercettazione in cui lo stesso Roberto Lo Giudice, a proposito della scomparsa della moglie afferma: Sì, c'entro pure io". Le indagini - è stato spiegato - erano state riaperte a seguito di una interlocuzione con altre attività giudiziarie antimafia e si sono svolte con il contributo di tre collaboratori di giustizia. Quanto al movente del presunto omicidio di Barbara Corvi, è stato sottolineato che alla questione passionale si affiancano motivi economici, legati alle difficoltà dell'attività di ferramenta della coppia. Le indagini - è stato detto nel corso della conferenza stampa - hanno permesso di "smontare i depistaggi" di Lo Giudice per far credere che Barbara si fosse allontanata volontariamente.

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