Si parlerà dei problemi
cognitivi e delle demenze nell'anziano, insieme ai più
aggiornati approcci diagnostici e delle prospettive terapeutiche
più recenti al secondo congresso nazionale dell'Accademia di
Geriatria, presieduto dalla professoressa Patrizia Mecocci,
direttore della Scuola di specializzazione in Geriatria
dell'Università degli Studi di Perugia, in programma ad Assisi
dal 30 settembre al 2 ottobre. Un modo anche per celebrare la
Giornata mondiale dell'Alzheimer.
"L'invecchiamento della popolazione sta caratterizzando i
Paesi occidentali - si sottolinea nella presentazione del
congresso - determinando una modificazione della struttura
sociale, economica e sanitaria in tempi estremamente rapidi, con
un cambiamento radicale nel concetto di salute e nell'approccio
alle malattie. Dalla visione centrata sulla malattia, che ha
caratterizzato per secoli la formazione e la metodologia medica,
si è passati a quella centrata sulla persona, rappresentata oggi
in particolare dalla persona anziana portatrice di più patologie
croniche che richiedono una gestione più complessa ed una
cultura più duttile ed ampia per quanto riguarda il concetto di
salute e di benessere. In particolare sono in costante aumento
tra gli anziani malattie neurodegenerative, come le demenze, che
hanno un esordio subdolo ed un andamento lentamente progressivo,
la cui origine, patogenesi e progressione appaiono molto più
articolate e proteiformi rispetto all'idea di una causa-una
malattia".
Il congresso vuole cercare di offrire una definizione "chiara
e condivisa della fragilità cognitiva, punto di partenza per
individuare le migliori strategie di prevenzione, di cura e di
gestione di molte condizioni che favoriscono l'insorgere di
malattie spesso gravemente invalidanti per arrivare a proposte
che portino sempre più frequentemente a confrontarci con
soggetti che pur in età avanzata e molto avanzata possano godere
di un buono stato di benessere psico-fisico e di
autosufficienza funzionale".
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