Maggiore integrazione tra i
servizi pubblici e privati, linee guida di intervento univoche,
meno difficoltà legate ai budget a disposizione: partono da
queste idee, in vista della revisione del testo unico sulla
droga e della Conferenza nazionale programmata a fine novembre a
Genova, le proposte che comunità terapeutiche ed esperti hanno
avanzato in occasione della prima giornata del congresso
"Integrazione&collaborazione: Il processo di presa in carico
globale SerD e Comunità Terapeutiche", promosso dalla Comunità
Incontro Onlus di Amelia insieme a Sipad-Società italiana
patologie da dipendenza.
Obiettivo della due giorni, che fino a sabato vede riunite le
maggiori società scientifiche di ricerca nell'ambito delle
patologie da dipendenza e le principali associazioni del privato
accreditato, è quello di ripensare ed adeguare l'intero sistema
dei servizi e degli interventi che riguardano la prevenzione, la
cura e la riabilitazione delle patologie da dipendenza. Al
convegno di oggi ha portato il suo saluto, in un videomessaggio,
anche la ministra alle Politiche giovanili, Fabiana Dadone.
"Ciò che dobbiamo fare - ha detto - è superare le ideologie che
contrappongono le varie posizioni e mettere al centro le persone
e discutere di questo".
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