Secondo i dati in possesso di
Cittadinazattiva - spiega una sua nota - nelle fasi più acute
della pandemia è stato registrato un calo del 22,5 % dei
ricoveri ospedalieri e del 30,4% delle visite di controllo in
Umbria, "il sistema ha reagito troppo lentamente negli
interventi terapeutici anche per la cronica mancanza di
personale sanitario".
"Il diritto alla salute va ripristinato nella sua interezza -
afferma Paola Giulivi, segretaria regionale di Cittadinanzattiva
regione Umbria Aps - ora che la pandemia sembra sotto controllo
e anche l'Umbria è ripartita in tutte le sue attività. Il senso
di ottimismo che trapela nelle dichiarazioni che sono state
fatte dell'assessore Coletto - prosegue Giulivi - sono in
contrasto con le segnalazioni che quotidianamente ricevono i
nostri uffici del Tribunale per i diritti del malato e proprio a
causa delle segnalazioni che sono pervenute con crescente
insistenza nelle ultime settimane abbiamo deciso di promuovere
un'indagine civica online con questionario anonimo che ha
l'obiettivo di conoscere e registrare le difficoltà vissute dai
cittadini a causa delle prestazioni sanitarie rimandate e
cancellate, durante la fase più critica dell'epidemia da
Covid-19".
"E' fondamentale pertanto monitorare il grado di accesso alle
prestazioni - è la proposta avanzata da chi tutela i
cittadini/utenti - per chiedere alla Regione di attuare una
strategia trasparente. Un piano condiviso ed efficace, puntando
su politiche sanitarie che rimettano al centro il paziente e
investano sull'assunzione di professionisti sanitari, laddove è
più necessario".
La nota conclude con un invito rivolto a tutti i cittadini e i
pazienti di compilare il questionario anonimo cliccando a questo
link
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSe7-Sl0HbjKpS-Ump8XKbji
J6qo-VCYPQMwfVY4GXUrTf4CWg/viewform
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