"Mai come questa volta dobbiamo
rivolgere un grazie a chi ci ha coccolato in questo tsunami che
è stato il Covid. Sentivamo il bisogno di farlo ora, quando i
riflettori si sono abbassati, per ricordarci sempre di questi
angeli custodi che ci hanno guidato in questo anno difficile".
Così il procuratore capo di Terni, Alberto Liguori, ha voluto
esprimere la propria riconoscenza, insieme a quella dei suoi
sostituti, al personale sanitario del territorio nel corso di
un'iniziativa organizzata appositamente a palazzo Gazzoli.
Presenti all'evento i direttori generali di Usl Umbria 2 e
azienda ospedaliera Santa Maria, Massimo De Fino e Pasquale
Chiarelli, il presidente dell'Ordine dei medici, Giuseppe
Donzelli, il vescovo Giuseppe Piemontese, i vertici delle forze
dell'ordine e le autorità cittadine. Dopo aver manifestato la
sua riconoscenza al personale medico e sanitario per il
"qualificato e tempestivo" supporto garantito durante le fasi
più delicate della pandemia, Liguori ha anche presentato la
propria proposta di protocollo con l'Usl Umbria 2 per favorire,
nel rispetto della privacy, lo scambio di informazioni e quindi
il tracciamento di eventuali cluster nei luoghi di lavoro
pubblici. "Per il principio di solidarietà - ha spiegato il
procuratore - ho pensato di dare un contributo attraverso uno
studio che, come datore di lavoro pubblico, offro al dibattito e
al contraddittorio". In particolare a detta di Liguori "la
tracciabilità potrebbe essere agevolata semplicemente da uno
scambio di referenti interni agli uffici che possono aiutare
l'autorità sanitaria nella filiera dei contatti del contagio".
Secondo il procuratore "con la globalizzazione queste nuove
guerre batteriologiche ci accompagneranno per un po' di tempo".
"Quindi - ha concluso - la prevenzione è lo strumento migliore
nell'interesse della sicurezza collettiva".
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