"Voi nei palazzi, noi nelle
piazze: #liber* di essere, #liber* di amare": è stato questo lo
slogan della manifestazione organizzata sabato pomeriggio in
piazza della Repubblica, a Terni, contro l'affossamento del Ddl
Zan e contro l'ordinanza anti-prostituzione firmata dal sindaco
Leonardo Latini.
A sostenere l'iniziativa, Esedomani Terni, Agedo Terni, Amelia
Pride, Terni Donne-Casa delle Donne di Terni, Famiglie
Arcobaleno Umbria e AltroVento Umbria, in collaborazione con
altre associazioni, sindacati e partiti. "Vogliamo gridare
pubblicamente la nostra rabbia, il nostro disgusto, il nostro
rifiuto di fronte all'ennesimo triste teatrino che la politica
ha offerto al Paese" hanno spiegato gli organizzatori. "Ciò che
è accaduto mercoledì 27 ottobre in Senato - hanno continuato - è
di una gravità sconcertante e ci riporta indietro anni luce per
quanto concerne la laicità dello Stato, i diritti civili e la
tutela delle minoranze. Non possiamo rimanere inermi e silenti
di fronte all'ennesimo gioco di palazzo che ha portato
all'affossamento del ddl Zan".
Inoltre i manifestanti hanno voluto esprimere la loro "ferma
opposizione" rispetto all'ordinanza sindacale, che nei giorni
scorsi ha già creato polemiche. Numerosi i cartelli esposti
contro l'atto. "Simili provvedimenti - hanno spiegato -
costituiscono gravi offese alle nostre identità, alle nostre
libertà, oltre ad essere maldestri tentativi d'imposizione
reazionaria di una cultura maschilista, sessista, fallocentrica
e patriarcale, travolta inevitabilmente dal corso del tempo".
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