I carabinieri del Nucleo operativo
ecologico, con l'ausilio di personale dell'Ufficio risorse
minerarie, hanno dato esecuzione, nell'ambito di un'indagine
coordinata dalla procura della Repubblica di Perugia, ad un
decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip di una cava
dismessa a Gubbio, in località Casamorcia, dove era stata
realizzata un'area benessere con annessa piscina.
Il centro benessere era adiacente all'abitazione di un uomo, che
è stato indagato, che aveva in questo modo ampliato la sua
propietà. Nel corso delle operazioni è stato eseguito un
sequestro di 147.000 euro nei confronti dello stesso e della
società che aveva eseguito sbancamento.
Le indagini - spiega la procura - sono scaturite da un'attività
cominciata nel febbraio 2020, quando erano emerse irregolarità
legate al cosiddetto riambientamento della cava.
La ricostruzione degli eventi avrebbe evidenziato un'escavazione
non autorizzata in un'area sottoposta a vincoli; il lavoro aveva
permesso al proprietario di occultare il progetto di un'area
wellness, con annessi garage e sala macchine, all'interno delle
mura in cemento armato che avrebbero dovuto solo sorreggere il
fronte della cava. Gravi le irregolarità constatate nel corso
delle indagini, infatti il lavoro è stato autorizzato mediante
permesso a costruire rilasciato in violazione delle norme di
legge.
Sono al vaglio le posizioni di ulteriori indagati, in merito
alle stesse autorizzazioni rilasciate.
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