Cgil, Cisl e Uil in piazza anche in
Umbria, sabato, nell'ambito della mobilitazione per chiedere
modifiche alla legge di bilancio, definita dai sindacati
"squilibrata e insufficiente".
La manifestazione si terrà alle 10 in largo don Minzoni a
Terni, città scelta - è stato detto stamani nella conferenza
stampa di presentazione dell'iniziativa - "anche per ricordare
le criticità e il passaggio nevralgico che il territorio sta
attraversando", tra vendita di Ast, settore manifatturiero e
sanità.
Lavoro, fisco, pensioni i temi nazionali che saranno al centro
della manifestazione, che però - hanno sottolineato i segretari
generali dell'Umbria Vincenzo Sgalla, Cgil, Angelo Manzotti,
Cisl, e Claudio Bendini, Uil - è rivolta anche alle istituzioni
locali e regionali.
"C'è bisogno di un cambiamento e di scelte importanti, che ora
non vediamo, per affrontare i problemi dell'Umbria" è stato
detto. Per quanto riguarda la finanziaria, per i tre sindacati
questa "non risponde ai bisogni del Paese, ma serve una legge di
bilancio che restituisca equità e dia una risposta alle
diseguaglianze sociali ed economiche che si sono allargate con
la pandemia". In particolare Cgil, Cisl e Uil dicono "no" a
quota 100 e propongono di accedere alla pensione dai 62 anni di
età o con 41 anni di contributi senza limiti di età. Chiedono
inoltre "una pensione di garanzia per giovani e donne e forti
incentivi per la previdenza complementare".
In tema di fisco la proposta è quella di "incrementare le
risorse destinate alla riduzione delle tasse a lavoratori e
pensionati", mentre la questione del lavoro - sempre secondo i
sindacati - deve essere affrontata con "investimenti per creare
buona occupazione e creare la precarietà".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA