"Quello che ho contribuito anch'io
ad elaborare, insieme agli ex colleghi dell'ufficio di
Presidenza, è un primo contributo di idee che abbiamo inteso
offrire per avviare una discussione generale sulla nuova legge
elettorale regionale": così la consigliera regionale e
capogruppo del Pd Simona Meloni dicendosi "certa che verrà
discusso e partecipato nei luoghi preposti, a partire dalla
Commissione statuto dell'Assemblea legislativa, al pari di altri
disegni di legge che potranno venire sullo stesso tema sia dalle
forze politiche che dai membri della stessa Commissione".
"L'intento - spiega Meloni in una nota - era di promuovere fin
da adesso un ampio dibattito su di un tema che, troppo spesso, è
stato derubricato a mero atto finale di una legislatura. Auspico
pertanto che il testo trovi i necessari percorsi partecipativi e
che gli stessi arrivino a coinvolgere l'intera comunità
regionale, non solo la politica. Il testo depositato, pur
elaborato con l'intento di iniziare a superare alcuni evidenti
limiti dell'attuale legge elettorale, rappresenta una proposta
di lavoro su cui, mi auguro, tutte le forze politiche si
misureranno in un confronto sereno e costruttivo. Nel merito,
però, ritengo doveroso sottolineare fin da ora due aspetti che
sono stati oggetto di alcune prime osservazioni. In particolare,
la cosiddetta incompatibilità alla francese, che andrebbe a
gravare sui consiglieri nominati assessori regionali, è da
leggersi in combinato disposto con la proposta di legge avanzata
ad inizio legislatura del consigliere Tommaso Bori (Pd) in
merito alla diminuzione delle indennità dei consiglieri
regionali. Questo significa che il sistema politico umbro deve
comunque sempre trovare un bilanciamento tra il valore della
rappresentanza e i costi della politica. Quanto all'ipotesi di
ritorno ai due collegi provinciali, ritengo importante andare
verso il superamento del collegio unico, che è un'eccezione
tutta umbra in Italia, cosicché anche in questo senso si possa
favorire ed ampliare la rappresentatività territoriale che è il
vero valore di un'Umbria policentrica e solidale".
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