"Onoriamo la memoria delle
vittime, perché diventi la nostra memoria": ad auspicarlo è il
rettore dell'Università degli Studi di Perugia Maurizio Oliviero
in occasione del Giorno della Memoria. "In questa significativa
occasione, vogliamo rendere pubblicamente omaggio alla memoria
delle vittime dell'Olocausto, riaffermando il nostro impegno
incrollabile per contrastare il razzismo, l'antisemitismo,
l'intolleranza, la violenza e la prevaricazione, in ogni loro
possibile forma e declinazione" aggiunge.
"Ricordiamo, affinché le atrocità commesse e subite si
trasformino in consapevolezza afferma Oliviero in una nota -,
vigilanza, responsabilità condivisa, riflessione comune. Ciò che
è successo dentro le mura di Auschwitz-Birkenau, di Treblinka e
degli altri campi di concentramento, il cui obiettivo era
l'annientamento dell'umanità e la cancellazione dalla storia di
intere comunità di persone, non riguarda solo le famiglie delle
vittime e i loro discendenti. Riguarda tutte e tutti noi e ci
investe di un preciso dovere: quello di resistere all'odio, ai
crimini, alle atrocità, sempre e comunque, per impedire che ciò
che è accaduto possa ripetersi".
Il rettore ha quindi ricordato che l'Università ha
recentemente voluto rendere omaggio al prof. Edoardo Ruffini
Avondo, "docente dell'Ateneo che novant'anni fa rifiutò di
prestare giuramento di fedeltà al regime fascista". "Sono uomini
e donne come lui che, nelle notti più oscure della civiltà - ha
aggiunto -, quando l'odio e la divisione hanno prevalso
sull'amore e sulla solidarietà, hanno acceso una luce di
speranza e di vero eroismo, pagato a caro prezzo, in suprema
difesa della dignità umana. È compito in primis della Scuola e
dell'Università educare le giovani generazioni alla riflessione
critica, fornendo gli adeguati strumenti di comprensione del
mondo, formando menti consapevoli e incoraggiando l'autonomia di
pensiero, espressa in un dialogo civile e costruttivo".
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