"Il sistema di tracciamento Covid
è di nuovo in tilt. Come sempre a causa della sciatteria e del
pressappochismo con cui la Giunta regionale ha gestito e sta
gestendo la pandemia. E come sempre a danno dei cittadini": lo
sostiene il consigliere regionale del Pd Tommaso Bori,
vice-presidente della Commissione Sanità. "Sembra che - aggiunge
- il progetto di affidare ai Comuni e alla Prociv il compito di
seguire il tracciamento si sia rivelato un buco nell'acqua e che
la Giunta Tesei sia stata costretta a fare un passo indietro a
causa di una macroscopica violazione del regolamento europeo
sulla privacy".
"I dati sanitari sono, infatti - afferma Bori in una nota
diffusa da Palazzo Cesaroni -, dati sensibili e non possono
essere gestiti da personale volontario e non soggetto a segreto
professionale. A segnalarlo sarebbe una corrispondenza col
Garante per la protezione dei dati, a seguito della quale si
starebbero ritirando gli accessi alla piattaforma alle strutture
indicate. Per questo abbiamo già inoltrato una richiesta di
accesso agli atti per capire come sia stato possibile commettere
un errore, l'ennesimo, così grossolano. Depositeremo
un'interrogazione sul tema per chiedere conto anche dell'enorme
spreco di energie e risorse per mettere in piedi una macchina
inutile, con tanto di formazione degli addetti".
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