Ha rivolto il pensiero all'Ucraina
il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e
arcivescovo di Perugia-Città della Pieve in occasione della
celebrazione per San Giuseppe nel capoluogo umbro. Tenuta nella
cattedrale di San Lorenzo. "Per il secondo anno consecutivo ci
ritroviamo in questa chiesa cattedrale per far memoria di san
Giuseppe, lo sposo della Vergine Maria e padre putativo di Gesù.
Mi auguro che questa celebrazione possa diventare per la Chiesa
perusino-pievese una vera e propria tradizione" ha detto il
porporato.
La celebrazione - è detto in un comunicato della diocesi - si
è aperta con la suggestiva "calata" del Sant'Anello animata
dall'omonima confraternita.
Riferendosi all'Ucraina il cardinale ha commentato le parole
di Dio rivolte a Mosè nel libro dell'Esodo. "Quanto conforto ci
dà sapere - ha detto - che non siamo abbandonati a noi stessi,
che le nostre preghiere sono ascoltate, che Dio vede e
interviene. Dio guida la storia, ma solo lui conosce i tempi in
cui agire. Anzi, come si legge nel brano del Vangelo, Dio sa
attendere, e aspetta che l'albero infruttuoso porti frutti in
avvenire. Quanto sono forti e impegnative, però, le parole che
Gesù rivolge a coloro che avevano assistito alla tragedia di
alcuni rivoltosi uccisi da Ponzio Pilato: 'Se non vi
convertirete, perirete tutti allo stesso modo'. Questo appello,
che vale per tutti noi, e in particolare in questo tempo di
Quaresima, fa sentire tutta la sua forza proprio nel contesto
dell'invasione dell'Ucraina".
Il presidente della Cei si è quindi soffermato sulla "famiglia
che è per tutti il nido d'amore dove la vita attecchisce". "Va
perciò costruita - ha aggiunto - su quel modello d'amore che è
la santa famiglia di Nazareth, e va vissuta come piccola chiesa,
plasmata sullo stesso modello trinitario da cui la Chiesa
deriva. L'educazione dei figli è poi la grande fatica che i
genitori devono affrontare".
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