Un quantitativo di Co2 stoccata
che ad oggi è di 47 tonnellate, ma che si avvicinerà a 100 tra
dieci anni e supererà le 500 tra 50 anni. È solo uno dei
principali "servizi e benefici ecosistemici" che il Barton Park
offre ai cittadini e alla città di Perugia e che sono stati
illustrati nel corso della presentazione di una ricerca condotta
dal dipartimento di Ingegneria civile e ambientale
dell'Università di Perugia (Dica), nell'ambito del progetto
europeo "Life Clivut".
Un progetto "che mira ad accrescere la consapevolezza di
pianificatori pubblici, cittadini, giovani e imprenditori sui
benefici ecosistemici che il verde urbano genera, al fine di
massimizzare gli effetti utili alla lotta al cambiamento
climatico", come hanno spiegato Marco Fornaciari da Passano e
Fabio Orlandi, docenti di Botanica ambientale e applicata presso
il Dica.
Con loro sono intervenuti anche Mauro Bartolini, cofondatore del
Gruppo Barton che ha recuperato il Barton Park come sede della
propria azienda ma anche aprendolo ai cittadini, e Otello
Numerini, assessore all'Ambiente del Comune di Perugia.
L'incontro è stato l'occasione per un'anticipazione che cambierà
ancora una volta l'identità di Pian di Massiano. "Il Barton Park
tra due anni raddoppia - ha annunciato Mauro Bartolini -. Lo
metteremo in connessione con il percorso verde, grazie a un
ponte solo pedonale che unirà le due aree".
Con il Barton Park, oltre ad una parte edile, sono stati
recuperati "3 ettari di terreno incolto e abbandonato da oltre
50 anni e 5mila piante". Con "i vantaggi per la salvaguardia
dell'ambiente che il parco, con il suo prato e le specie arboree
presenti, reca alla città di Perugia", i ricercatori lo hanno
definito "dal potenziale enorme" per i servizi ecosistemici alla
città, vista la superficie a verde del parco (25mila metri
quadrati), la superficie arborea attuale di piante "giovani"
(1.630 metri quadrati) e la superficie potenziale (12.286 metri
quadrati). E visti anche i servizi ecologici offerti dal parco
alla cittadinanza: assorbimento Co2, accumulo particolato,
effetto raffrescamento, connessione con la natura e conoscenza,
consapevolezza del patrimonio verde cittadino.
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