Oggi, 25 aprile 2022, ricorrono i 40 anni dall'incendio della mostra dell'antiquariato che si svolgeva a Todi nel Palazzo del Vignola lo stesso giorno del 1982,con un bilancio finale di 35 morti e oltre 40 feriti.
La città ha ricordato le vittime con una messa in duomo e una cerimonia con la deposizione di una corona di fiori alla lapide apposta sulla facciata del Palazzo del Vignola. In tale circostanza è stata simbolicamente posizionata una "scala italiana" da parte dei vigili del fuoco e, alla presenza del sindaco e delle altre autorità civili e militari sono stati letti i nomi delle vittime.
Questo grave incendio, insieme a quello del cinema statuto di Torino accaduto l'anno successivo, ha dato una vigorosa accelerazione alla normativa di prevenzione incendi - spiegano i vigili del fuoco - con particolare riferimento alla parte relativa alla reazione al fuoco dei materiali. Infatti nel 1984 è stato emanato il primo decreto che disciplina il comportamento al fuoco dei materiali; quest'ultimo costituisce una misura di prevenzione in grado di rallentare la propagazione dell'incendio, la produzione dei fumi, consentendo quindi di favorire l'esodo in sicurezza delle persone, prima che i locali vengano invasi dal fumo.
Negli anni successivi sono state aggiornate ed emanate specifiche norme di prevenzione incendi sia per gli edifici storici e artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre, sia per le attività di pubblico spettacolo.
All'epoca della tragedia nella città di Todi era presente un distaccamento dei vigili del fuoco volontari e, nel 1987, il ministero dell'Interno ha disposto l'apertura della sede permanente con circa 30 vigili del fuoco che garantiscono l'operatività 24 ore su 24 per tutti i giorni all'anno. Oggi sono in fase di completamento le procedure per la realizzazione di una nuova caserma.
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