In Umbria c'è ancora il 7,3 per
cento di popolazione con più di 12 anni non vaccinata per il
Covid e senza una pregressa infezione. Sono invece 7.825 coloro
che hanno ricevuto la cosiddetta quarta dose (878 i prenotati)
su una platea di 112.170 soggetti che potrebbero riceverla in
base alle norme attuali. Un quadro che emerge dai dati in
possesso della Regione aggiornati al 17 maggio. "Non siamo in
emergenza e non ci sono preoccupazioni particolari in questo
momento ma bisogna tenere alta l'attenzione anche per preservare
gli ospedali. Per questo è necessario incrementare ulteriormente
le attività vaccinali" ha detto il commissario Covid Massimo
D'Angelo rispondendo all'ANSA.
Per questo la Regione sta tra l'altro predisponendo un
programma per completare la somministrazione della quarta dose a
tutti gli ospiti delle strutture socio-sanitarie. "In questo
momento - ha spiegato - il virus ha una elevata diffusività
all'interno delle comunità chiuse. Gli ospiti sono soggetti
fragili potenzialmente esposti a un rischio più severo in caso
di contagio Covid e quindi è importante proteggerli con il
secondo booster".
Negli ultimi tempi le vaccinazioni in tutto il Paese e quindi
anche in Umbria hanno subito un rallentamento. "Sono scese - ha
detto D'Angelo - quando è diminuita la percezione del rischio,
quando hanno cominciato a diminuire i ricoveri ed è emerso come
il virus abbia effetti meno aggressivi che però, è bene
ricordarlo, sono dovuti all'efficacia dei vaccini. Stiamo quindi
premendo sulla quarta somministrazione anche per gli
ultraottantenni e soggetti 'fragili', cioè per tutte quelle
categorie per le quali è ora prevista. Dobbiamo comunque
considerare anche i tanti immunizzati dal virus essendosi
infettati. Abbiamo fatto e stiamo facendo bene - ha concluso
D'Angelo - ma perché sia pienamente soddisfatto possiamo e
dobbiamo fare di più".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA