Le tre campane della
chiesa parrocchiale di S. Pellegrino di Norcia sono tornate nel
borgo dopo il sisma del 2016. Fino ad ora erano conservate nel
deposito di opere d'arte del ministero della Cultura a Santo
Chiodo di Spoleto.
Sono state posizionate in una torre campanaria realizzata in
legno e posizionata nel centro di comunità che ora funge da
chiesa. È stato l'arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato
Boccardo, a benedire le campane, fatte poi suonare da alcuni
uomini del paese e dal parroco don Marco Rufini, e poi a
presiedere la messa nella festa liturgica di S. Pellegrino.
L'idea di far tornare le campane è stata del parroco. Racconta
il presidente della Comunanza Agraria, Claudio Leoncilli: "Ci
siamo messi al lavoro per ottenere i permessi necessari, per
realizzare lo spazio dove collocarle e per organizzare il
trasposto. C'è stata la massima collaborazione della gente per
questo che è un piccolo segno di speranza per la comunità".
Nella sua omelia mons. Boccardo ha detto che "le delusioni e i
fallimenti, i momenti di prova che caratterizzano la nostra vita
come l'esperienza tragica del terremoto non devono portarci a
dire: 'Mollo tutto, anche il rapporto con Dio'".
Poi, la preghiera dell'arcivescovo a S. Pellegrino: "Al nostro
patrono chiediamo di intercedere affinché il Signore metta il
sale nella testa degli amministratori, comunali e provinciali,
regionali e nazionali, chiamati a gestire la ricostruzione. Noi
possiamo protestare, occupare le strade e fare articoli sui
giornali ma se non c'è il sale nella testa di chi governa serve
a poco".
Prima del sisma del 2016 la torre campanaria di S. Pellegrino
ospitava quattro campane. Le tre riportate a S. Pellegrino sono
state realizzate da importanti fonderie del centro Italia.
Quella maggiore è stata realizzata dalla "Fonderia Lera" di
Lammari (Lucca) nel 1911 e misura 84 centimetri di diametro. La
mezzana è stata realizzata dalla "Premiata Fonderia di campane
Demetrio Soli e Figli" di Foligno (Perugia) nel 1899 e misura
74,5 centimetri di diametro. Quella minore è stata realizzata
nel 1854 dalla "Fonderia fratelli Raffaele e Pasquale
Pasqualini" di Montedinove (Ascoli Piceno) e misura 64
centimetri di diametro.
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