Firmato un accordo quadro di collaborazione fra il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e l'Università degli Studi di Perugia da cui far discendere protocolli attuativi finalizzati allo sviluppo di attività di comune interesse.
A siglare l'intesa, nella Sala del Dottorato di palazzo Murena, il capo Dipartimento dei vigili del fuoco Laura Lega, il capo del Corpo Guido Parisi e il rettore Maurizio Oliviero.
Presenti anche il prefetto del capoluogo umbro, Armando Gradone e il direttore regionale dei vigili del fuoco dell'Umbria, Francesco Notaro.
L'accordo è frutto di una serie di interlocuzioni avviate tra la Direzione regionale dei vigili del fuoco Umbria e l'Università degli Studi di Perugia e consolida i rapporti di reciproca collaborazione riguardante attività di studio, ricerca e scambio delle rispettive esperienze professionali e scientifiche. Gli ambiti di collaborazione individuati riguardano, fra l'altro, la realizzazione di attività di ricerca volte all'innovazione tecnologica nei campi della gestione dell'emergenza, il potenziamento delle opportunità di aggiornamento professionale degli operatori dei vigili del fuoco, lo scambio di informazioni ed esperienze, l'organizzazione di iniziative formative, di tirocini e stage, nonché l'attivazione di possibili iniziative in materie di comune interesse nel rispettivo ambito istituzionale, anche al fine di valutare l'ipotesi di partecipare ai bandi per l'accesso ai fondi nazionali e dell'Unione Europea destinati alla ricerca scientifica.
"Una collaborazione che riteniamo strategica - ha detto Laura Lega - perché punta a garantire la possibilità di creare sinergie reali, attività di formazione congiunta, sperimentazione di modelli organizzativi. Un accordo importante a maggior ragione in questa fase e in questo territorio che sarà poi il destinatario di quella che chiamiamo la 'Hydrogen Valley'. Per noi le tematiche legate al mondo dell'idrogeno e quindi le sfide della transizione ecologica da affrontare in piena sicurezza saranno un banco di prova importante e un filone di attività collaborative su cui puntare". “Una collaborazione fondamentale che rilancia una collaborazione già esistente ma che era legata alla sicurezza del territorio e del costruito" ha spiegato Parisi. "Ora - ha aggiunto - con l’innovazione tecnologica che ci troviamo difronte diventa fondamentale entrare in altri settori per migliorare l’efficacia non solo del soccorso ma anche nel campo nella prevenzione. Basta pensare alle nuove scelte che sta facendo il Governo sullo sviluppo sostenibile e l’utilizzo dell’idrogeno per capire che ci sono nuove sfide, ma garantendo sempre la sicurezza dei nostri cittadini”. “Oggi per noi è una giornata veramente importante in cui l’Ateneo si presenta come protagonista nazionale" ha sottolineato il rettore Oliviero. "Questa - ha spiegato - è una prima tappa ma molto importante perché si delimita un perimetro di grande collaborazione istituzionale. Un Ateneo deve avere la capacità di esprimere non solo sul campo della formazione ma anche su quello della ricerca e dell’innovazione delle proprie competenze. Noi abbiamo delle competenze di rilievo internazionale nel nostro Ateneo e la strategia che metteremo in campo è valorizzare questi settori non più solo a beneficio di un territorio ma dell’intero sistema Paese. Al tema della formazione si accompagnerà, e sarà il punto di riferimento nazionale, tutto il tema della ricerca e del trasferimento tecnologico, a partire da questo progetto che si sta concretizzando che è il grande investimento sull’idrogeno che quindi riguarda e coinvolge tutto il Paese”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA