"Al Polo di mantenimento delle
armi leggere dell'Esercito di Terni saranno assunte, entro un
anno e mezzo, 164 unità per colmare il vuoto che si creerà nel
personale civile da qui a due anni": ad annunciarlo è stato il
sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, al termine
dell'incontro con le organizzazioni sindacali che si è svolto
nella fabbrica ternana. Mulè ha anche annunciato altre 138
assunzioni per lo stabilimento di Baiano di Spoleto.
"Il Polo di Terni - ha spiegato il sottosegretario - è
strategico e fondamentale, ma se non si interviene rapidamente
rischia il collasso". "Le 164 assunzioni - ha aggiunto -
avverranno tramite bandi rapidi. A novembre tornerò qui e con i
sindacati faremo un punto della situazione e soprattutto
occorrerà avere un quadro della situazione complessiva che porti
a un piano di assunzioni più ampio che possa garantire il
mantenimento di questo Polo nel futuro".
"Per quanto riguarda lo stabilimento di Baiano - ha sottolineato
Mulè - oggi posso dirvi che sono stati rinnovati anche i
contratti dei 15 dipendenti che erano stati assunti per dare
esecuzione alla commessa di 42 mila granate, ma che dal luglio
di un anno fa erano stati fermati". Sulle 138 nuove assunzioni
indette con bando dell'Agenzia industrie Difesa, il
sottosegretario ha specificato che "12 saranno funzionari e 116
assistenti".
Infine, Mulè ha ricordato la trasformazione a Spoleto del
battaglione in reggimento e "questo porterà all'ingresso di
altri 200 militari dell'Esercito".
Sulla vicenda del Polo ternano, Giorgio Lucci della Fp Cgil, al
termine dell'incontro ha spiegato ai giornalisti di "prendere
con cautela le parole del sottosegretario. Negli ultimi 20-30
anni - ha ricordato - qui sono state fatte solo cinque
assunzioni". Oltre ai vertici militari del Polo di armi leggere,
ad accogliere a Terni Mulè c'erano anche il sindaco Leonardo
Latini e l'onorevole di Forza Italia, Raffaele Nevi.
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