"Le nostre imprese, dopo la
pandemia e con la guerra in corso, sono chiamate ad uno sforzo
inedito per il rilancio economico, e oggi non possono
permettersi questa crisi che significa immobilismo e divisione,
ma che soprattutto mette a rischio quanto di buono fatto fino ad
ora e i progetti per il futuro. Per questo, chiediamo con forza
a tutti i rappresentanti umbri delle forze politiche presenti in
Parlamento che hanno dato vita alla maggioranza di questo ultimo
anno e mezzo, di pensare al bene comune, di anteporre
l'interesse del Paese ai propri problemi interni". E' questo
l'appello di Federmanager Umbria ai parlamentari della regione.
"Siamo in un momento cruciale per la vita delle imprese, delle
famiglie, per cui esprimiamo grave preoccupazione - prosegue
Federmanager - per gli effetti della situazione politica
nazionale sul tessuto produttivo anche locale, in particolare
delle micro e piccole imprese, e sul rilancio del loro sviluppo.
Le forze politiche hanno il dovere di portare in fondo il lavoro
iniziato, è una questione di responsabilità storica davanti alle
future generazioni. Ora più che mai abbiamo bisogno di
stabilità, certezze e coerenza per continuare la trasformazione,
per non far venir meno gli interventi contro il caro-energia,
l'unica via per salvare famiglie e imprese". "Sono a rischio -
sottolinea l'associazione dei dirigenti umbri - gli impegni per
risollevare gli imprenditori da questi due anni di crisi, per
realizzare il Pnrr e le riforme, per affrontare il drammatico
impatto della guerra in Ucraina sul tessuto sociale ed
economico. Abbiamo bisogno, dunque, di un Governo stabile e nel
pieno delle sue funzioni operative. Ci auguriamo che Mario
Draghi possa continuare a essere presidente del Consiglio.
Questo è il tempo della responsabilità, non delle battaglie
elettorali", conclude Federmanager Umbria.
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