L'arcivescovo di Spoleto-Norcia,
mons. Renato Boccardo, ha chiesto al papa di benedire una delle
pietre estratte dalle macerie post-terremoto dell'Abbazia di S.
Eutizio, a Preci, durante l'udienza dei cresimati e dai
cresimandi dell'archidiocesi, in pellegrinaggio a Roma. "La Sua
benedizione - ha detto mons. Boccardo - si estenderà così
idealmente a tutto quel fervore di progetti e di opere a livello
umano e strutturale che vuole restituire alla nostra Valnerina
la bellezza originale della sua gente e dei suoi paesi".
"Sono contento cari ragazzi che siete qui - ha affermato papa
Francesco, secondo quanto riferisce l'archidiocesi -
rappresentate la nuova generazione. Siete come tanti fiori che
stanno sbocciando. Vi lascio un impegno: cercate la data del
vostro Battesimo, è importante, è il fondamento della vita
cristiana e vi invito anche a festeggiare quel giorno. Voi, poi,
venite da un territorio ferito dal terremoto e sapete bene la
differenza tra una cosa solida e una che crolla. Mi avete
portato una pietra dell'abbazia di S. Eutizio in Preci da
benedire e che sarà il simbolo della ricostruzione. Volentieri
lo faccio e con essa benedico voi che siete le pietre vive della
Chiesa. Vi lascio due parole: Battesimo e pietra viva. Andata
avanti con esse per edificare la casa sulla roccia".
Al Santo Padre i ragazzi hanno donato anche dei cesti con
prodotti tipici della Valnerina.
E' intanto in programma il 3 ottobre la firma del contratto per
l'avvio dei lavori della chiesa abbaziale di S. Eutizio. Insieme
all'Arcivescovo sarà presente il Commissario straordinario del
Governo per la ricostruzione sisma 2016 Giovanni Legnini.
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