"Oltre che sulle popolazioni
stremate dalla violenza e dalla morte, la mancanza di pace sta
portando le sue conseguenze su tutti, anche sulla nostra
comunità diocesana, in termini di preoccupazione, di tensioni
sociali, di impoverimento, di crisi alimentare con prezzi e
logiche speculative che a tanti rendono difficile se non
impossibile l'accesso a beni primari": a denunciarlo è stato
l'arcivescovo di Perugia mons. Ivan Maffeis in occasione della
Veglia di preghiera per la pace in Ucraina nella cattedrale di
San Lorenzo. Promossa dal Charis, il Rinnovamento carismatico
cattolico.
"Con San Francesco - ha detto ancora monsignor Maffeis
nell'omelia, della quale riferisce la diocesi - siamo animati
dalla speranza che, come diceva il cardinale Matteo Zuppi,
presidente della Cei, 'il lupo terribile della guerra possa
essere addomesticato'. La via per farlo non passa dalla
violenza, che non risolve mai i conflitti: anche quando un atto
di forza può essere necessario come forma di difesa, non è con
la forza che si costruisce la pace. La pace vive di rispetto dei
diritti dei popoli, della giustizia e della dignità umana. Vive
di stima e accoglienza reciproca, di rapporti fraterni e
solidali. Vive di fiducia in Dio, che in Cristo ci ha perdonati
e riconciliati".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA