Sarà ancora sciopero degli autobus
sabato 29 ottobre in Umbria. Una nuova giornata di protesta
proclamata da Filt Cgil e Faisa Cisal contro le scelte
"unilaterali e pericolose" della Regione che per i due sindacati
vuole "spezzettare e privatizzare il tpl" in Umbria, "tagliando
ben 13 milioni di euro di finanziamenti".
"Sappiamo quanto scioperare in un periodo come questo sia
difficile e costoso per le lavoratrici e i lavoratori - hanno
detto in una conferenza stampa i segretari Ciro Zeno e Christian
Di Girolamo - ma sono gli stessi lavoratori che ci chiedono di
intensificare la mobilitazione prima che sia troppo tardi.
Abbiamo anche raccolto oltre 800 firme tra i dipendenti di
Busitalia (attuale gestore unico, a totale partecipazione
pubblica, del Tpl umbro) per indire un referendum che espliciti
con chiarezza la larghissima contrarietà delle maestranze
rispetto alle scelte della Regione".
Lo scioperò sarà di 24 ore, secondo quanto si annuncia in una
nota sindacale.
"Quello che chiediamo è che le preoccupazioni di chi nel Tpl
lavora quotidianamente vengano ascoltate - hanno detto ancora i
rappresentanti di Filt Cgil e Faisa Cisal - e che la politica la
smetta di tirare dritto per la sua strada e risponda nel merito
alle nostre perplessità: come si potrà mantenere lo stesso
servizio di oggi tagliando 13 milioni di euro su 63? Come si
potrà garantire parità di trattamento ai cittadini dividendo
l'Umbria in zone così disomogenee, proprio ora che la richiesta
di trasporto pubblico aumenterà a causa del caro benzina e del
caro energia?".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA