Insulti agli specializzandi e
violazioni nel loro orario di impiego è quanto contesta alla
direttrice della Scuola di specializzazione in Neurologia e del
relativo reparto dell'ospedale di Perugia l'Associazione liberi
specializzandi. Che ha inviato una mail con gli audio a diversi
soggetti, tra cui il rettore dell'Ateneo, il direttore generale
dell'Azienda ospedaliera, l'Ordine dei medici ma anche alla
Procura della Repubblica e all'Ispettorato del lavoro.
L'iniziativa è stata anticipata da alcuni media, tra cui
l'Espresso e il sito del Corriere della sera.
Rispondendo all'ANSA, il segretario dell'Associazione Massimo
Minerva ha spiegato di essere stato contattato da alcuni medici
del reparto. "Mi hanno parlato degli insulti ricevuti - ha detto
- e ho chiesto loro di documentare quanto sostenevano. Lo hanno
fatto con un audio di circa 20 ore e una sintesi di cinque
minuti". "Un'antologia di insulti ed improperi" che la
professoressa "somministra quotidianamente a coloro che lei
avrebbe il dovere istituzionale di formare" è stato sostenuto
nella mail di denuncia. "Riteniamo questa pratica indegna di un
Paese civile - si legge ancora nel testo -, in quanto lesiva
della dignità degli specializzandi e nessuna ragione formativa e
deontologica permette che la dignità delle persone venga lesa in
tal modo". "Siamo inoltre in possesso - denuncia ancora l'Als -
di timbrature di servizio in cui in un singolo mese sono state
effettuate più di 340 ore".
Negli audio si sente la direttrice della Neurologia dire
"c...", "venite qui a fare finta, vi mettete il camice e a fare
i camerieri...", "mi hai offeso personalmente e di questa cosa
ne avrai segno all'esame", e "ieri mi hai fatto imbestialire,
sono uscita per non menarti, non ho finito la visita per non
saltarti addosso".
"Il nostro obiettivo - ha sottolineato ancora Minerva - è di
sensibilizzare sul tema. Parliamo non di bambini cattivi ma di
medici in formazione, professionisti, nei confronti dei quali
manca la cultura del rispetto".
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