Nella seduta di mercoledì 4 maggio
dell'Assemblea legislativa, convocata per la rielezione di metà
mandato dell'Ufficio di presidenza, non è stato raggiunto il
quorum di 17 voti necessario per l'elezione del presidente
dell'Aula di Palazzo Cesaroni.
La minoranza non ha ritirato le schede per la votazione e il
portavoce delle opposizioni ha spiegato che, pur con una
valutazione parzialmente positiva sulla conduzione
dell'Assemblea da parte del presidente, ci sarebbe stata la
disponibilità a convergere sulla conferma dello stesso
presidente uscente, previa sospensione dei lavori e riunione
della conferenza dei capigruppo per arrivare a un'intesa che
potesse consentire di superare in futuro le difficoltà fin qui
riscontrate, citando come esempi, fra gli altri, la mancata
risposta a interrogazioni o il mancato accesso agli atti da
parte dei consiglieri.
Fatti, questi, che hanno configurato, secondo gli esponenti
della minoranza, una lesione dei diritti dei consiglieri e delle
prerogative dell'Assemblea stessa, pur additando soprattutto
alla Giunta regionale la responsabilità delle mancanze
evidenziate.
Gli esponenti della maggioranza in Aula non hanno ritenuto
opportuno un confronto nella sede odierna e si è quindi
proceduto alle votazioni. Il presidente uscente, Marco Squarta,
ha riportato 12 voti nelle prime due votazioni (con 20 presenti)
e 13 nella terza (presenti 21).
L'Assemblea è riconvocata per domani, giovedì 5, alle ore 9.30
per ulteriori votazioni relative all'elezione del presidente e
dell'Ufficio di presidenza nelle quali sarà sufficiente la
maggioranza assoluta.
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