L'Assemblea legislativa ha
approvato all'unanimità la proposta di legge per istituire una
"Giornata regionale di lotta alla droga", promossa dai
consiglieri della Lega Valerio Mancini, Stefano Pastorelli,
Paola Fioroni, Daniele Nicchi, Daniele Carissimi ed Eugenio
Rondini per informare l'opinione pubblica sulle problematiche
indotte dal consumo di stupefacenti e instaurare un percorso
educativo, a partire dalle scuole.
Il testo finale si avvale anche dei contributi della
minoranza. Un ordine del giorno integrato con il contributo dei
consiglieri di maggioranza che è stato approvato all'unanimità e
introduce di un test antidroga su base volontaria per
presidenti, assessori e consiglieri non solo della Regione ma
anche di Province e Comuni.
Nella proposta di legge si afferma che "la Giunta regionale
promuove iniziative volte alla prevenzione del consumo di
stupefacenti e psicoattive e alla sensibilizzazione delle forme
di contrasto allo spaccio e al traffico illecito, nonché alla
diffusione della cultura della legalità e alla consapevolezza
dei danni e dei rischi, attraverso campagne di informazione,
convegni, studi e dibattiti. La Giunta si avvale degli enti del
servizio sanitario regionale; collabora con gli enti locali e
con le associazioni del terzo settore; promuove iniziative con
l'Ufficio scolastico regionale per l'Umbria al fine di
raggiungere le fasce di età più giovani; in prossimità della
data stabilita, promuove attività di informazione sui principali
strumenti di social media anche mediante una specifica soluzione
informativa dedicata alle famiglie; coinvolge i Servizi per le
tossicodipendenze (Sert) e le comunità terapeutiche anche al
fine di far conoscere alla cittadinanza le possibilità
terapeutico-riabilitative presenti sul territorio regionale. La
Giunta regionale, con propria deliberazione definisce le
iniziative da promuovere, le modalità di intervento e i soggetti
da coinvolgere".
La dotazione finanziaria per le spese di funzionamento è di
10mila euro annui.
Due sono i contributi della minoranza al testo di legge
definitivo: la previsione, su base volontaria, di test antidroga
per presidenti, assessori e consiglieri non solo della Regione
ma anche di Province e Comuni, tramite la collaborazione degli
enti del servizio sanitario regionale per l'esecuzione e il
conseguente trattamento dei dati personali. Saranno dunque
facoltativi e le spese a carico dei soggetti stessi.
L'altra integrazione al testo originario consiste in un ordine
del giorno, presentato in Aula da Simona Meloni, Fabio
Paparelli, Tommaso Bori, Donatella Porzi e Michele Bettarelli,
Pd, poi modificato con il contributo di tutte le forze
politiche, in cui si chiede l'impegno della Giunta a "prevedere
un piano di prevenzione di concerto con le istituzioni
scolastiche, con gli enti del servizio sanitario regionale, con
gli enti locali e con le associazioni del Terzo settore, previa
intesa con la Commissione regionale d'inchiesta Analisi e studi
su criminalità organizzata e infiltrazioni mafiose, corruzione,
riciclaggio e narcotraffico".
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