È stato trasmesso al ministero per
le Infrastrutture e la mobilità sostenibili, il "Pfte", progetto
di fattibilità tecnica ed economica, per la realizzazione della
ciclovia nazionale Monte Argentario-Civitanova Marche,
unitamente alla richiesta di un contributo di 20 milioni di euro
che il ministero si era impegnato a finanziare avendo
l'assessorato regionale alle Infrastrutture e Trasporti fatto di
tutto per consentire all'Umbria di recuperare il proprio ruolo
nell'ambito delle ciclabili turistiche di valenza nazionale da
cui era stata esclusa nel corso degli anni passati. Lo comunica
l'assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione
Umbria, Enrico Melasecche.
Il progetto, redatto dal servizio regionale Infrastrutture
per la Mobilità, sezione Infrastrutture per la mobilità
ecologica, riguarda la realizzazione del tratto umbro della
ciclovia, ed è tale da soddisfare le condizioni per poter
accedere al contributo statale, come indicato nel Dm. n. 4 del
12 gennaio 2022; il Mims (ministero per le Infrastrutture e la
mobilità sostenibili) ha infatti subordinato l'assegnazione
dello stanziamento alla presentazione a carico della Regione di
questo primo livello di progettazione.
La ciclovia, di cui al momento è finanziato il solo tratto
umbro, si sviluppa in Umbria per una lunghezza di oltre 200
chilometri a partire dal confine toscano nei pressi di Fabro,
toccando i centri urbani di Orvieto, Todi, Perugia, Assisi e
Foligno, per terminare a Colfiorito dove passa in territorio
marchigiano in corrispondenza della chiesa di Plestia,
attraversando luoghi suggestivi, di grande bellezza, famosi nel
mondo, fortemente attrattivi dal punto di vista turistico. Non
solo intercetta orizzontalmente la Ferrovia centrale umbra, in
via di riapertura totale e di valorizzazione turistica con il
Progetto Pinqua, ma anche la ciclabile Assisi-Spoleto oltre a
molti Cammini e sentieri di assoluta valenza paesaggistica,
storica ed artistica.
L'assessore regionale ricorda, inoltre, che questa ciclovia
rappresenta un importante asse della rete ciclabile nazionale,
fungendo da collegamento con le altre due ciclovie nazionali,
Tirrenica e Adriatica, in corso di realizzazione lungo le
rispettive coste. Questa collegherà, infatti, le aree interne
delle tre regioni, ricche di storia, cultura e ambiente, con le
fasce costiere che rappresentano importanti bacini di
generazione di flussi cicloturistici anche verso l'Umbria.
Tra le Regioni interessate dal tracciato (Marche, Toscana e
Umbria) è in corso la stipula di un protocollo d'intesa che
sancisce l'interesse comune alla realizzazione della ciclovia,
impegnando ciascuna amministrazione a operare per il reperimento
delle risorse, così che nel breve giro di anni si possa
effettivamente giungere alla realizzazione dell'intero percorso.
"Attendiamo, quindi, che il ministero assegni le risorse
finanziarie - dice l'assessore -, così da procedere alla
redazione dei successivi livelli di progettazione", confidando
di appaltare i lavori entro il 2023.
Melasecche evidenzia "le enormi difficoltà con cui è stato
predisposto il progetto, in quanto la sezione Infrastrutture per
la mobilità sostenibile conta sul solo titolare, attendendo da
tempo il reintegro di almeno due tecnici indispensabili per
completare la rete regionale delle ciclabili per affrontare e
risolvere inoltre il problema della manutenzione dell'intera
rete regionale in condizioni di crescente degrado, oltre alla
riorganizzazione dei Cammini e sentieri, problema questo
particolarmente urgente", e sottolinea pertanto di ritenere
questo risultato "estremamente positivo", ringraziando, quindi,
i collaboratori "per l'impegno profuso ed il risultato fino ad
oggi conseguito, tutt'altro che scontato, che vedrà sicuramente
impegnato l'assessorato nel portare a conclusione quest'opera
estremamente significativa, acquisendo il relativo finanziamento
in modo da appaltare i lavori ed aprire il relativo cantiere
entro la data programmata del 2023".
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