Per affrontare la crisi energetica
la Regione Umbria ha annunciato "Solar Attack", la nuova manovra
per gli investimenti delle imprese in rinnovabili. Che - è stato
evidenziato - ha tutti i requisiti per definirsi "la più grande
manovra in favore dell'energia che la Regione abbia mai fatto".
L'obiettivo centrale della manovra sarà quindi di incentivare
fortemente l'autoconsumo delle aziende, attraverso la
realizzazione di impianti fotovoltaici e accumuli, che la
presidente della Regione Donatella Tesei ha definito
"investimenti fondamentali per permettere alle imprese di
affrontare il momento contingente della crisi energetica, ma
anche i prossimi decenni, in cui la transizione energetica non
sarà più una opzione ma un percorso necessario".
"L'amministrazione - ha sottolineato - ha fatto una scelta di
campo importante decidendo di orientare, in maniera consistente,
le prime risorse che arriveranno dalla Commissione europea per
il nuovo ciclo di programmazione al tema dei temi, ossia
l'energia. Siamo fiduciosi che questa scelta sarà vincente e che
le imprese ne comprenderanno il valore e sfrutteranno al meglio
questa opportunità".
A presentare le caratteristiche tecniche della manovra è stato
l'assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni.
"Per prima cosa, seguendo le orme dello Smart Attack, una misura
a supporto della transizione digitale del tessuto
imprenditoriale che ha riscosso particolare successo - ha detto
-, anche il Solar Attack prevederà incentivi diversi a seconda
della taglia dell'investimento".
Le pmi potranno infatti presentare domanda per tre riserve
diverse: small, per impianti fino a 75kWp di potenza, medium da
75kWp a 150 kWp e large per impianti sopra i 150kWp. Daranno
quindi vita a tre graduatorie diverse e gli impianti saranno
incentivati, a seconda della taglia, in maniera differente.
In particolare, per lo small - è stato detto - le imprese
potranno scegliere tra un fondo perduto del 40% per l'impianto
fotovoltaico e del 25% per gli accumuli o un finanziamento del
50% dell'investimento con una remissione del debito pari al 25%
dell'investimento. Per il medium sarà possibile invece
richiedere un fondo perduto del 35% per fotovoltaico e del 20%
per le batterie o alternativamente un finanziamento con
remissione del debito del 22,5% rispetto all'investimento.
Infine, al large sarà destinato o un fondo perduto del 30% su
fotovoltaico e del 15% su batterie, oppure alternativamente un
finanziamento agevolato con remissione del debito del 20%
dell'investimento.
Per quanto riguarda la procedura di valutazione dell'avviso -
è stato sottolineato -, si è puntato a una forte semplificazione
amministrativa, con criteri di merito che saranno dichiarati in
fase di domanda e permetteranno un rapido esame.
L'assessore ha quindi specificato "che per la prima volta si
cercheranno di raggiungere concretamente le realtà anche più
piccole, facendole 'competere' con quelle che stanno investendo
su impianti di taglie similari, evitando quindi di mettere sullo
stesso piano grandi investimenti e grandi imprese, con realtà
più dimensionate".
L'assessore ha inoltre rilevato che "c'è poi la possibilità di
scegliere tra fondo perduto e finanziamento, la scelta di tener
conto di quanto sia energivora un'impresa e supportare, in
primis, chi è stato più colpito dalla crisi energetica, la
possibilità di includere nel progetto, per la prima volta in
assoluto, gli accumuli e di realizzare gli impianti non solo sui
tetti ma anche a terra e sulle pensiline".
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