(ANSA) - TERNI, 10 GEN - Si è conclusa all'ospedale Santa
Maria di Terni la ristrutturazione del pronto soccorso, un
intervento con cui l'azienda ospedaliera ha contestualmente
ridefinito l'assetto organizzativo di tutti i percorsi interni
per migliorare la gestione delle attività di emergenza-urgenza e
i tempi di accesso.
I cantieri erano stati aperti alla fine del 2017. "Quasi un anno
di lavori - sottolinea il dottor Giorgio Parisi, direttore del
pronto soccorso - in cui la struttura ha sempre garantito la
regolare attività sia del pronto soccorso sia dell'Osservazione
breve, con il minimo disagio per gli utenti, dovendo gestire
anche periodi delicati e alune settimane decisamente critiche".
Gli interventi realizzati hanno riguardato, tra gli altri, la
razionalizzazione del percorso dei codici rossi, la creazione di
un nuovo box di triage-accettazione, l'adeguamento della sala
dedicata ai pazienti barellati e in carrozzina in corso di
accertamento/osservazione.
Poi, lo spostamento dell'area della prima accoglienza in un
punto che consente all'operatore di tenere sotto controllo il
flusso dei pazienti dall'ingresso fino al triage, con cui è
collegato visivamente oltre che con interfono.
La seconda fase dei lavori, che ha interessato il secondo
semestre del 2018, ha visto il completamento della segnaletica
orizzontale, la realizzazione di un nuovo bagno e il rifacimento
di pareti e pavimentazione della cosiddetta 'camera calda', il
locale in cui arrivano le ambulanze e in cui avviene il
passaggio di presa in carico del paziente dagli operatori del
118 ai sanitari del pronto soccorso.
"Ora non resta che l'ampliamento della sala di attesa, per la
quale si prevede l'indizione di gara nel mese di gennaio 2019 -
spiega il dottor Parisi - ma ciò che conta è che abbiamo
compiuto un riassetto logistico e organizzativo importante, che
era indispensabile per un pronto soccorso come quello di Terni,
che registra un costante incremento di attività per un totale di
44.427 accessi annuali in pronto soccorso e circa 3.200 pazienti
gestiti in OBI (dati 2018)".
"Ci aspettiamo dei miglioramenti in termini di rapidità e
funzionalità dell'accettazione e della gestione dei pazienti -
precisa il direttore sanitario Sandro Fratini - senza però
sottovalutare il fatto che per risolvere l'annosa questione del
sovraffollamento dei pronto soccorso sarà necessario che gli
ospedali siano supportati anche da una riorganizzazione
strategica della rete assistenziale territoriale che
ridimensioni gli accessi inappropriati al pronto soccorso".
L'inappropriatezza riguarda quasi il 60% degli accessi al pronto
soccorso. (ANSA).