Umbria Jazz 22, il più importante
festival musicale jazzistico italiano nato nel 1973 che si
svolge ogni anno a Perugia, ritorna, dall'8 al 17 luglio, alla
canonica formula del 2019, lasciandosi alle spalle due anni di
cancellazioni, come nel 2020, o di edizioni ridotte. Sono
previsti 260 eventi in dieci giorni, 11 diverse location e 90
band, per un totale di circa 500 musicisti.
La kermesse è stata presentata questa mattina nel locale jazz
Blue Note di Milano alla presenza della presidente della
Regione, Donatella Tesei, del sindaco di Perugia Andrea Romizi e
del presidente della Fondazione Umbria Jazz Gian Luca Laurenzi.
La formula resta quella che si è progressivamente affinata
negli ultimi vent'anni: Arena Santa Giuliana come main stage
serale per i grandi eventi, con 'sconfinamenti' anche nell'area
del pop/rock; concerti pomeridiani al Teatro Morlacchi per il
grande jazz: il paradiso dei fan puristi; la Galleria Nazionale
dell'Umbria in una raffinata dimensione cameristica per location
e cartellone e il club notturno in via della Viola con resident
band e jam session.
Tornano anche i concerti gratuiti all'aperto, con una novità:
oltre ai tradizionali palchi in Piazza IV Novembre e ai Giardini
Carducci, se ne apre un altro in Piazza Matteotti, tutto
dedicato allo swing.
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