L'amministrazione Obama ha accusato ufficialmente la Russia di aver sferrato contro la campagna elettorale americana attacchi hacker per influenzare il voto dell'8 novembre. La denuncia, messa nero su bianco, e' dell'Office of the Director of National Intelligence, la massima autorita' dell'intelligence americana.
Le conclusioni dei vertici dell'intelligence Usa e del Dipartimento per la sicurezza interna si basano sulle indagini compiute negli ultimi mesi dagli 007 e dagli investigatori dell'Fbi. Indagini sui numerosi cyberattacchi non solo al partito democratico e alla campagna elettorale di Hillary Clinton ma anche ad altri esponenti e gruppi politici. Da settimane all'interno dell'amministrazione Obama e del Congresso montavano le pressioni perche' Mosca fosse dichiarata responsabile per una campagna tesa a creare sfiducia e gettare discredito intorno alle elezioni presidenziali americane. Il Cremlino ha sempre negato di essere dietro a tali azioni e di voler favorire il candidato repubblicano Donald Trump.
Cremlino, accuse Usa di hackeraggio sono 'senza senso' - La Russia respinge al mittente le accuse di aver sferrato contro la campagna elettorale americana attacchi hacker per influenzare il voto dell'8 novembre. Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, le ha liquidate come "senza senso", come riferisce l'Interfax. Ed ha aggiunto che "il sito del governo russo è attaccato tutti i giorni da decine di migliaia di hacker che possono essere ricondotti agli Stati Uniti, ma non per questo accusiamo ogni volta la Casa Bianca e Langley (il quartier generale della Cia)".