Usa 2016, Trump sorpassa Hillary nei sondaggi

"Crisi costituzionale se Clinton eletta". Speaker repubblicano Ryan ha già votato, per il tycoon

Redazione ANSA WASHINGTON

Donald Trump 46%, Hillary Clinton 45%. Per la prima volta da maggio un sondaggio ABCNews/Washington Post dà il tycoon newyorchese davanti all'ex first lady in vista delle presidenziali Usa dell'8 novembre. Secondo Rasmussen Reports, il sorpasso si era già verificato lo scorso 13 ottobre, in quel caso di due punti con Trump al 43% e Clinton al 41%. Le intenzioni di voto sono state raccolte da ABCNews/Washington Post tra il 27 e il 30 ottobre (quindi anche dopo le ultime rivelazione sull'emailgate), e il margine di errore à di circa il 3%.

Donald Trump agita lo spettro di una "crisi costituzionale che non possiamo permetterci" in caso di vittoria della sua rivale democratica Hillary Clinton. "L'inchiesta durerà anni. Probabilmente inizierà un processo", ha detto ai suoi sostenitori a Grand Rapids, in Michigan, riferendosi all'inchiesta dell'Fbi sulle nuove email apparentemente pertinenti con l'indagine - già chiusa - sul server privato usato dalla Clinton quando era segretario di stato.
Lo speaker della Camera, il repubblicano Paul Ryan, ha gia' votato e ha votato per Donald Trump. Lo ha detto alla Cnn fugando cosi' tutti i dubbi sulle sue titubanze circa il tycoon candidato per il Gran Old Party e lanciando un appello per il voto anticipato.

L'Fbi finora non ha trovato alcun legame diretto tra il candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump e il governo russo. Il Federal Bureau of Investigation e i dirigenti dell'intelligence sono inoltre convinti che anche gli hackeraggi contro i democratici siano volti a minare le elezioni presidenziali più che a far eleggere Trump. Lo scrive il Nyt citando fonti investigative. Se confermate, le rivelazioni prenderebbero in contropiede i democratici, convinti dei legami Trump-Putin.

L'Fbi avrebbe in mano "informazioni cruciali" sui rapporti tra la campagna di Donald Trump e il governo russo di Vladimir Putin. E' quanto afferma il leader della minoranza al Senato Usa, il democratico Harry Reid, in una lettera inviata al capo del Bureau, James Comey. Lettera - secondo quanto riferisce il Washington Post - in cui si chiede spiegazione delle "resistenze" dell'agenzia federale ad informare l'opinione pubblica.

L'Fbi usa in modo sfacciato due pesi e due misure". E' l'accusa lanciata dal capo della campagna di Hillary Clinton, Robby Mook, dopo la diffusione della notizia che James Comey non volle rivelare nulla sulle interferenze della Russia nelle elezioni perché troppo vicini al giorno del voto. Secondo la Cnbc, nel documento che il direttore del Fbi si rifiutò di rendere pubblico il 7 ottobre si diceva che "l'intelligence Usa è convinta che Mosca abbia diretto i recenti attacchi hacker contro mail di cittadini e istituzioni americane al fine di interferire con il voto".

''Il popolo americano merita i fatti al completo, immediatamente''. ''E' imperativo che l'Fbi spieghi''. Lo ha detto Hillary Clinton in conferenza stampa in Iowa reagendo per la prima volta alla comunicazione del direttore dell'Fbi sulla riapertura di fatto dell'inchiesta relativa alle mail di Hillary Clinton.

"Il caso non c'e'". Lo ha scandito con forza Hillary Clinton tornando a parlare in un comizio dei nuovi sviluppi sull''emailgate'. "Guardino le mail, com'e' giusto che sia", ha detto, dicendosi tuttavia nuovamente certa che le conclusioni non saranno diverse da quelle cui si era giunti in passato. "Credo che la gran parte delle persone su questa vicenda si e' fatta un'idea gia' tempo fa. Cio' che interessa adesso e' eleggere il prossimo presidente degli stati Uniti", ha aggiunto.

"E' il piu' grande scandalo politico dal Watergate, tutti sperano che giustizia sia fatta". Cosi' Donald Trump torna ad incalzare dopo l'annuncio dell'Fbi sulla riapertura di fatto dell'inchiesta sulle mail di Hillary Clinton quando era segretario di Stato. Parlando in Iowa poco dopo che nello stesso Stato Hillary ha rotto il silenzio sugli ultimi sviluppi lanciando un risoluto appello all'Fbi affinche' renda noti rapidamente tutti i dettagli sulla sua azione, il candidato repubblicano ha sottolineato che l'Fbi non avrebbe fatto questo passo se non lo avesse ritenuto necessario. "La giustizia prevarra'", ha aggiunto il tycoon. James Comey, il direttore dell'Fbi, ha fatto sapere in una lettera a membri del Congresso che verranno riaperte le indagini per controllare nuove mail dell'allora segretario di Stato con l'obiettivo di verificare se contenevano materiale classificato. ''Il popolo americano merita i fatti al completo, immediatamente. E' imperativo che l'Fbi spieghi''. ha commentato Hillary Clinton in conferenza stampa in Iowa. Clinton si dice ''certa che le nuove mail non muteranno le conclusioni gia' raggiunte dall'Fbi'' lo scorso luglio, quando l'agenzia federale aveva chiuso l'inchiesta sull'emailgate escludendo responsabilita' penali.

Comey ha precisato che l'Fbi non puo' ancora dire se le email "possono essere significative" o quanto tempo sara' necessario per riesaminarle. Le email sono state scoperte in una vicenda non collegata che ha spinto Comey a disporre "appropriati passi investigativi".

Donald Trump ha dato la notizia quasi in diretta in un comizio a Manchester, in New Hampshire, accolto da un'ovazione della folla dei suoi sostenitori. "Una corruzione su una scala mai vista prima", ha commentato il tycoon, sostenendo che la candidata democratica vuole "portare il suo schema criminale nello studio ovale". "Sono contento che l'Fbi stia ponendo rimedio a tutti gli orribili errori fatti" nelle indagini sulle e-mail della Clinton.

Il direttore dell'Fbi James Comey ha spiegato con una lettera ai dipendenti del bureau le ragioni della comunicazione al Congresso con cui ha reso noto la riapertura di fatto dell'inchiesta relativa alle mail di Hillary Clinton affermando di aver "sentito un obbligo" ad agire in questo senso.

"Naturalmente di solito non parliamo al Congresso delle indagini in corso, ma in questo caso sento un obbligo a farlo considerato che negli ultimi mesi ho ripetutamente testimoniato che la nostra inchiesta era conclusa. Credo inoltre che sarebbe fuorviante per il popolo americano non fornirne nota", si legge nella lettera ottenuta da diversi media americani. Comey ha inoltre sottolineato la consapevolezza che vi sia il rischio di generare fraintendimenti, data la necessita' di bilanciare le informazioni in una comunicazione breve e considerata la tempistica "nel mezzo di una stagione elettorale".

Stampa, Clinton ristrutturano casa senza permessi - Secondo fonti di stampa Hillary e Bill Clinton hanno di recente ristrutturato una proprieta' immobiliare senza aver ottenuto i permessi necessari. Stando a quanto riferisce 'The Journal News' la casa e' stata acquistata lo scorso agosto per 1,6 milioni di dollari ed e' ubicata proprio accanto alla residenza della candidata alla Casa Bianca e dell'ex presidente a Chappaqua nei pressi di New York. Avrebbero successivamente reso agibile una piscina, rinnovato la cucina e installato illuminazione ma tutto senza i dovuti permessi. Le autorita' competenti avrebbero anche inviato sul posto un ispettore lo scorso 5 ottobre dopo aver ricevuto una lamentela.

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