Donald Trump rompe quella sorta di tregua che finora lo aveva portato a non cavalcare il malore accusato da Hillary Clinton a Ground Zero e la polmonite che la candidata democratica sta curando con gli antibiotici. "'C'e' qualcuno di voi che pensa che Hillary Clinton sia capace di stare in piedi per un'ora?", ha chiesto alla platea di sostenitori durante un comizio in Ohio. "Non lo so", ha aggiunto. Finora il candidato repubblicano si era limitato a fare gli auguri di pronta guarigione alla rivale, mentre la sua campagna si era limitata a denunciare la mancanza di trasparenza dello staff di Hillary che non ha reso pubblica la diagnosi di polmonite fino al malore di domenica.
Hillary Clinton ha una salute che le permette di servire come presidente degli Stati Uniti: lo affermano i medici nella cartella clinica rilasciata dalla candidata democratica, ancora a riposo per curare la polmonite. La candidata democratica si sta ancora riprendendo da una "leggera polmonite" - scrive il medico curante della candidata democratica, la dottoressa Lisa Bardack - e resta "sana e adatta" per servire come presidente degli Stati Uniti.
Per debellare i batteri della polmonite - che in questa forma "non e' contagiosa" - l'ex first lady e' sottoposta a una cura di 10 giorni a base di antibiotici e le e' stato prescritto un periodo di riposo. Gli esami fisici compiuti sulla candidata sono stati definiti "normali", cosi' come "eccellenti" vengono descritte le condizioni psichiche.
La candidata democratica per la presidenza Usa Hillary Clinton tornerà in campo già domani sera dopo la pausa imposta in seguito al malore accusato domenica a New York dovuto alla diagnosi di polmonite. Lo riferiscono media Usa e lo confermano fonti vicine allo staff di Hillary Clinton. A quanto si apprende la candidata prenderà parte ad un galà a Washington organizzato dal Congressional Hispanic Caucus Institute in occasione del mese dedicato alla cultura ispanica. Secondo la Nbc, la candidata democratica parteciperà poi venerdì ad un evento a Washington di una organizzazione che rappresenta donne afro-americane.
Hillary Clinton non ha rivelato immediatamente la diagnosi di polmonite in quanto non pensava ''che sarebbe stato un grosso problema'', ha spiegato la stessa candidata democratica alla CNN.
Hillary Clinton ha aggiunto di sentirsi meglio da quando ha avuto il malore alla cerimonia per l'anniversario dell'11 settembre, e di non avere mai perso conoscenza. La candidata democratica ha detto alla trasmissione "Anderson Cooper 360" di non essere svenuta: ''Avevo un senso di vertigine e ho perso l'equilibrio per un minuto. Ma ho subito superato il momento. Appena ho potuto sedermi e bere un po' d'acqua, immediatamente ho cominciato a stare meglio''. Piu' tardi l'ex segretario di Stato, via Facebook, ha rassicurato i suoi sostenitori di ''sentirsi bene e di stare migliorando'', e ha aggiunto: ''Come chiunque non sia mai stato a casa ammalata, sono ansiosa di tornare al lavoro''.
"Non potrei essere piu' orgoglioso del leader che abbiamo nominato per succedermi. Lavorero' il piu' possibile affinche' Hillary Clinton venga eletta prossimo presidente degli Stati Uniti": così Barack Obama a Filadelfia, nel primo evento elettorale in cui compare da solo a sostegno della candidata democratica, un comizio che parte subito appassionato rinnovando con forza il suo endorsement per Hillary Clinton.
Quella che gli Stati Uniti hanno davanti con l'elezione del prossimo presidente "e' una scelta per il significato stesso dell'America", ha detto ancora Obama. "Tra democratici e repubblicani abbiamo sempre avuto i nostri contrasti, ma quello che c'e' oggi dall'altra parte non e' il partito di Lincoln e di Reagan - ha continuao Obama - hanno una visione cupa e pessimistica, non offrono soluzioni serie ma spargono risentimento e odio. E questa non e' l'America che conosco".
"Voglio davvero, davvero davvero, che venga eletta Hillary Clinton": così Obama a Filadelfia nel suo primo comizio da solo a sostegno della candidata democratica in corsa per la Casa Bianca. "Ho corso contro di lei ed e' stata dura, perche' Hillary e' una dura. E' una che non molla". Il presidente degli Stati Uniti ha quindi ripetuto la sua 'dichiarazione di fiducia' per la ex segretario di Stato: "Credo che non ci sia mai stato un uomo o una donna più qualificato di Hillary Clinton per essere presidente".