Un accordo sul risarcimento del danno per evitare la costituzione di parte civile: è quanto raggiunto tra i tre giovani che fanno riferimento al movimento politico di estrema destra Casapound e le due presunte vittime di un pestaggio avvenuto durante la veillà del 2016, ad Aosta.
Ma "non c'è ammissione di colpevolezza", sottolinea l'avvocato Davide Sciulli. L'udienza è stata rinviata al 30 maggio.
Imputati per lesioni personali aggravate in concorso gli aostani Valerio Aiello (25 anni), Alessandro Conti (23) ed Erik Saderi (25). Per la procura, con almeno altre tre persone non identificate, avevano aggredito un ventiquattrenne di origine nordafricana (policontusione con prognosi di 15 giorni) e gli amici intervenuti in sua difesa, tra cui un ventunenne di Sarre (trauma cranico, due giorni). Aiello avrebbe agito con crudeltà colpendo con un violento calcio alla testa, dopo una rincorsa, il ventiquattrenne che era già a terra. Per Conti e Saderi l'aggravante è di aver usato transenne e cavalletti in ferro.