"Abbiamo fatto le dovute precisazioni in ordine alle telefonate con Donatello Trevisan e credo che la questione sia definitivamente chiarita. Adesso aspettiamo ovviamente le determinazioni della procura". Lo dichiara l'avvocato Claudio Soro dopo che il suo assistito, l'ex presidente del Consiglio Valle Marco Viérin, alle 15 di oggi si è presentato spontaneamente dal pm Luca Ceccanti per essere sentito nell'ambito dell'inchiesta sul presunto ritrovamento di 25 mila euro nell'ufficio di presidenza del palazzo regionale, avvenuto il 22 giugno 2017.
All'esponente di Stella alpina la procura contesta di aver reso "dichiarazioni palesemente mendaci" in merito ai rapporti con Donatello Trevisan, segretario particolare di Pierluigi Marquis quando era presidente della Regione e scomparso per un malore, a 44 anni, il 19 ottobre scorso. Una contestazione che è sospesa in attesa della definizione del procedimento principale.
Marco Viérin e Donatello Trevisan avrebbero avuto - secondo gli inquirenti - un rapporto di "carattere confidenziale". Ma, sentito come persona informata sui fatti il 29 agosto 2017 dal magistrato, Viérin dichiarò di "non essere mai andato a cena con l'ex segretario particolare e di averlo sentito poche volte per telefono, 5/6, massimo 10, nel corso degli ultimi due/tre anni, sempre per normali questioni di lavoro". La procura in base ai tabulati ha ricostruito che il giorno precedente, il 28 agosto, i due si erano sentiti al telefono, come era avvenuto anche il 22 giugno, quando fu trovato il denaro nell'ufficio di presidenza. Secondo quanto si è appreso, le precisazioni di Marco Viérin hanno insistito anche su una carenza di ricordi dovuta forse a uno stato confusionale.
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