Il gup del tribunale di Aosta Davide Paladino ha condannato a cinque anni di reclusione un ventiseienne valdostano in carcere dal giugno scorso per violenza sessuale continuata e aggravata ai danni della nipote, all'epoca dei fatti dodicenne. Durante l'udienza l'uomo, difeso dall'avvocato Laura Marozzo, ha ammesso i fatti e ha chiesto scusa. Il processo si è svolto con il giudizio abbreviato.
Il pm Luca Ceccanti aveva chiesto una condanna a sei anni.
In base alle indagini, le violenze sono durate per circa due anni, fino all'autunno del 2016. A farle emergere era stata la stessa ragazza, confidandosi con la madre di un amico. Oltre alle testimonianze della presunta vittima, sono state fondamentali anche quelle di alcuni parenti. La giovane sarebbe stata costretta a subire diversi atti sessuali nella casa dello zio, che viveva da solo. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Aosta.
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