/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Ndrangheta,fine sorveglianza fratelli Raso

'Ndrangheta,fine sorveglianza fratelli Raso

Corte appello, no a rivalutazione pericolosità sociale

AOSTA, 27 novembre 2018, 18:23

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La Corte d'appello di Torino ha accolto il ricorso contro il decreto che nel novembre 2016 aveva applicato la misura di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per cinque anni ai fratelli Vincenzo (65) - ex operaio dell'Edilsud dei fratelli Tropiano, difeso dall'avvocato Carlo Laganà del foro di Aosta - e Michele Raso (56), condannato per porto abusivo d'armi a 20 mesi nel processo sulla tentata estorsione 'ndranghetista alla stessa impresa (avvocato Marcella Belcastro di Palmi). Sono originari di San Giorgio Morgeto (Reggio Calabria) e residenti in Valle d'Aosta. Si è trattato di un nuovo esame da parte dei giudici di secondo grado: la Corte di Cassazione aveva annullato la misura e rinviato in appello, ritenendo necessaria "la dimostrazione dell'attualità del pericolo". Nell'udienza dello scorso 9 novembre il sostituto procuratore generale Giancarlo Avenati Bassi aveva chiesto un'integrazione probatoria volta a verificare la loro pericolosità sociale; richiesta bocciata dai giudici.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza