E' aumentata del 59 per cento la spesa per intercettazioni telefoniche e ambientali disposte nel 2018 dalla procura di Aosta, passando da 178 mila 498 euro a 284 mila 189 euro. E' indice dell'aumento "in termini qualitativi e quantitativi dell'azione investigativa", ha detto il pm Luca Ceccanti, che si occupa dei reati in materia di economia e di pubblica amministrazione, durante la presentazione del bilancio sociale 2018.
Rispetto al passato c'è però un risparmio - ha spiegato - legato a una gara d'appalto che ha reso possibili tariffe più basse e la ristrutturazione e la messa in sicurezza, a carico delle imprese vincitrici, dei locali per ascolto e conservazione dei dati. In calo invece di 44 mila euro le spese per consulenti e periti. In generale, "i risultati conseguiti sono stati ottimi, nonostante i dieci posti vacanti nell'organico" amministrativo, ha detto il pm Eugenia Menichetti.
Infatti l'indice di ricambio (il rapporto tra i procedimenti definiti e quelli nuovi iscritti nell'anno) è del 119,05 per cento, l'indice di smaltimento (il rapporto il numero di procedimenti esauriti e la somma di quelli iscritti e pendenti negli anni passati) del 91,13 per cento. Prosegue intanto il lavoro di digitalizzazione del lavoro con il Portale notizie di reato e il Trattamento informatizzato degli atti processuali. Sono in calo le bancarotte fraudolente (18 nel 2015, 14 nel 2016, 19 nel 2017, 9 nel 2018), mentre sono in lieve aumento i reati fiscali in materia di documentazione (6, 8, 5, 7). Calano i reati ambientali (92, 95, 108, 73) e crescono quelli urbanistici (41, 23, 17, 36).
Gramola, su gip grande carico lavoro da procura - Il lavoro della procura di Aosta si ripercuote su quello del gip, la cui situazione è "piuttosto difficile" perché "in un anno sono stati definiti quasi 400 procedimenti in meno rispetto a quelli che erano pervenuti", ha detto il giudice Eugenio Gramola, presidente del tribunale di Aosta, di cui ha presentato il bilancio sociale. Ci sono "quattro sostituti procuratori contro sette magistrati giudicanti in tutto, è un rapporto sfavorevolissimo. Inoltre la procura ha adottato criteri di efficienza che sono eccellenti per la procura, ma che portano al tribunale un carico di lavoro che prima non giungeva, con tutta una serie di richieste". Per questo al giudice Giuseppe Colazingari è stato affiancato il collega Davide Paladino, che si occuperà delle fasce deboli: "la situazione nel 2019 si dovrebbe regolarizzare".
Nessun problema invece per le cause ordinarie, per le quali l'indice ricambio "rimane a 1,10", quindi "sono più quelle definite di quelle pervenute". Altre problematiche riguardano l'organico amministrativo - "con quota 100 avremo più pensionamenti e nel giro di un anno e mezzo rischiamo la paralisi completa, per questo ho chiesto alla Regione di assegnare del personale" - e il giudice di pace, ufficio retto soltanto da got (giudici onorari di tribunale) la cui naturale scadenza è prevista a maggio ("sono al lavoro per ottenere una deroga"). Gramola punta poi a realizzare una cittadella della giustizia, trasferendo nel vicino palazzo di via Ollietti, che ospitava il Tar, il giudice di pace e gli ufficiali giudiziari ("ho preso contatti con il presidente della Regione").