Il capogruppo di Mouv' in Consiglio Valle Stefano Ferrero esprime il suo sostegno a Paolo Sammaritani, candidato della Lega alle prossime elezioni europee, durante un comizio e la sua presa di posizione provoca un 'terremoto' all'interno del movimento, che lunedì pomeriggio ha convocato una riunione 'straordinaria'. "Apprendo con stupore dell'intervento pubblico del consigliere Ferrero a sostegno della candidatura di Sammaritani. Mouv' non si è schierato a favore di nessuno lasciando libertà di scelta. È indubbio che tale posizione non prevede neppure dichiarazioni pubbliche a sostegno di nessuno, come invece è accaduto in questo caso, e per il quale esprimo dissenso" ha detto il coordinatore di Mouv', Mauro Caniggia. "Mi atterrò alla scelta di libertà di voto e questo vuol dire che sarò silente e mi recherò alle urne senza sbandierare scelte. Questa non è violazione di una presunta libertà di opinione e neppure omissione, ma si tratta di rispetto delle regole" aggiunge Luciano Caveri. Per il consigliere regionale Elso Gerardin "le battaglie per il cambiamento e la trasparenza amministrativa sono una cosa, la politica europea è altra storia; se Mouv' avesse voluto schierarsi lo avrebbe fatto: noi abbiamo detto che lasciavamo libertà di voto e di scelta e così continua a essere, non è cambiato nulla".
Ferrero, dei candidati non mi importa casacca ma integrità - "Sono stupito delle reazioni al mio sostegno a Paolo Sammaritani per le elezioni europee.
In una situazione politica in cui alcuni candidati sedicenti autonomisti hanno l'appoggio di forze politiche fortemente condizionate dalla 'ndrangheta non mi importa della casacca che ha il candidato ma la sua integrità morale, le sue capacità, la sua esperienza, la sua indipendenza di giudizio e il suo equilibrio". Così il capogruppo di Mouv' in Consiglio Valle, Stefano Ferrero, replica su facebook alle critiche che gli sono state mosse dopo il suo 'pubblico' sostegno a Sammaritani. "Sono gli uomini e le donne che fanno la differenza e condizionano i partiti e non il contrario. So che la politica valdostana è strategia, diplomazia, opportunismo. Questi tre ingredienti hanno aperto le porte alla criminalità organizzata in Consiglio regionale e ad un trentennio di affari sporchi, interessi privati e appalti pilotati. Se qualcuno vuole andare avanti con i pregiudizi e non ha colto l'emergenza, auguri" conclude Ferrero.
M5S, Ferrero è un voltagabbana - "Siamo profeti senza alcuna soddisfazione della vicenda di un voltagabbana: il consigliere del Mouv' (forse, o della Lega?) Stefano Ferrero sta completando il suo trasformismo nello stile dei politici che fino a ieri contestava". E' quanto si legge in una nota del gruppo consiliare del Movimento 5 stelle in merito al sostegno espresso da Ferrero al candidato leghista alle prossime elezioni europee. "Dopo aver tradito, nel marzo 2018, uscendo dal M5S poche settimane prima delle elezioni regionali confluendo nel gruppo misto assieme al suo compare Roberto Cognetta con l'obiettivo di rendere più difficoltosa la partecipazione del M5S alle elezioni imponendo la raccolta di firme per la lista - si legge ancora - oggi Ferrero fa ancora una volta strame del mandato elettorale ricevuto dai cittadini e si palesa per ciò che è, ossia un militante leghista, che ha trovato in quel partito la forza autonomista e antimafia da tempo cercata. Consigliamo a Ferrero di farsi spiegare meglio i sistemi antimafia dal suo compagno di partito Siri che, appunto, pare estremamente esperto in materia".
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