"Non ho mai ricattato nessuno, non accetto che mi si ricatti e sono da subito disposto, previo confronto almeno con l'area di Pour Notre Vallée che mi è più vicina, a lasciare la maggioranza". Così il consigliere regionale Claudio Restano, replica alla nota di Alliance valdotaine. "Se siamo mal sopportati e considerati in questa maniera noi ce ne andiamo tranquillamente visto che non abbiamo mai chiesto nulla", aggiunge Restano il cui voto è indispensabile per la tenuta della risicata maggioranza a 18 e del Governo Fosson. "Capisco che siano tutti agitati per l'esito delle elezioni, - prosegue - ma non avendo un accordo politico c'è poco da discutere, il Governo Fosson non è nato per 'arginare la deriva sovranista e fascista' come dicono loro, ma come Governo di scopo e noi abbiamo detto sin da subito che avremmo continuato a parlare con Mouv, Jeune Vallée d'Aoste e Lega; non so se qualcuno di Pour Notre Vallée ha cambiato idea, attendo con ansia la nostra riunione di chiarimento".
Regione: Alliance valdotaine, necessaria verifica politica - Alliance valdotaine, il gruppo consiliare nato da Uvp e Alpe, invoca la necessità di una "verifica" politica in seno alla maggioranza regionale per capire "se qualcuno ha cambiato idea" rispetto all'impegno assunto nel dicembre 2018. "Non abbiamo intenzione di venire meno all'impegno che ci siamo assunti nel dicembre 2018 - spiega Av in una nota diffusa in serata - con la formazione della maggioranza composta dalle forze autonomiste. Per noi la validità del progetto di governo è confermata e se qualcuno ha cambiato idea per nuovi interessi e con l'obiettivo di farlo naufragare se ne assumerà tutte le responsabilità", si legge. "In tal senso è necessaria una verifica, in assenza della quale o in assenza di numeri sarà necessario trarre le dovute conseguenze". Secondo Av "il Governo Fosson è nato per ridare governabilità, per arginare la deriva sovranista e fascista e l'affermarsi di logiche politiche legate esclusivamente all'interesse di un partito nazionale che fa capo a un leader supremo, come è stato dimostrato dalle elezioni europee in cui il candidato valdostano della Lega si è fermato a un quarto dei voti attribuiti alla lista, e il cui slogan era "Prima gli Italiani" in barba ai valdostani".
"Se qualcuno ha cambiato idea rispetto ad una firma apposta sulla mozione di sfiducia a dicembre è bene che lo dica chiaramente. Oggi la nostra Regione ha bisogno di stabilità, che la Lega VdA non ha saputo garantire, - prosegue Alliance valdotaine - anche a causa dell'arroganza e dell'approssimazione nella gestione della cosa pubblica".
Secondo Av "la nostra Regione necessita di programmazione e non di un ulteriore cambio di scena che rimetta in discussione quanto si sta faticosamente cercando di costruire: questa è l'occasione per riaffermare la nostra responsabilità e il nostro dovere di eletti, a fronte invece di tanti eletti populisti che, attraverso la politica dei 2 forni di penelopesca memoria, di giorno invocano elezioni e di notte le allontanano".
"Il sarcasmo di chi in questo momento prova piacere a distruggere e a confondere le idee ai valdostani, ci lascia del tutto indifferenti - concludono i consiglieri di Alliance Valdotaine -. Non sono che sterili polemiche, a fronte della necessità ben più importante di impegnare le proprie energie per dare un futuro alla Valle".