"Poiché ogni equiparazione economica, giuridica e previdenziale dipende da un accordo con lo Stato e dal momento che lo Stato non ha risposto, la crisi rende i tempi ancora più lunghi". Lo afferma in una nota il presidente della Regione, Antonio Fosson, riguardo alla trattativa in corso tra Regione e rappresentanti sindacali dei vigili del fuoco valdostani sull'equiparazione tra corpo regionale e corpo nazionale. "Ogni atteggiamento e percorso unilaterale risulta fuori luogo e non utile alla risoluzione della vertenza", precisa, replicando alle ultime prese di posizione.
"Proprio per dimostrare la volontà della Regione di proseguire nel percorso delineato nei mesi scorsi - prosegue Fosson - ho sottoposto all'attenzione delle organizzazioni sindacali, dopo l'incontro di inizio luglio e prima di far proseguire l'iter amministrativo, una duplice ipotesi di lavoro. La prima è volta a istituire un'area separata di contrattazione regionale che tenga conto delle specificità del settore e degli altri che si occupano di sicurezza. L'altra diretta a estendere l'ipotesi di norma di attuazione, prevedendo l'equiparazione dei vigili del fuoco regionali a quelli statali, non solo per gli aspetti previdenziali, ma anche per quelli relativi al trattamento economico e allo stato giuridico, come già previsto per il personale docente e per il comparto sanità, mantenendo la competenza e il servizio in capo alla Regione".
Riguardo alla posizione economica "la posizione - aggiunge - della Regione e dei funzionari è chiara: non appena saranno definite con lo Stato le modalità, saranno reperiti i fondi per l'equiparazione".