"Ho comunicato la mia decisione di auto sospendermi dal movimento e di non rinnovare la mia tessera di adesione per il 2020 al movimento. Ho pregato di comunicare questa mia decisione al Comité Fédéral dell'Union valdotaine, movimento di cui mi onoro di avervi fatto parte". E' quanto dichiara il consigliere regionale Jean Barocco all'indomani delle polemiche nate siulla mancata approvazione del bilancio regionale.
"Hanno tentato di dissuadermi - aggiunge - ma questa è una mia decisione. Decisione scaturita, dalla presa di posizione nei miei confronti del Comité Fédéral, che tra l'altro non mi ha neanche sentito, mi avevano preannunciato un eventuale udienza, ma nessuno si É fatto vivo. Si è fatto vivo, invece, Erik Lavevaz, che con due interviste ha chiuso ogni possibile dialogo". "Gli ultimi 15 giorni - prosegue - hanno modificato il mondo politico regionale. Se così è, la Valle d'Aosta, tramite il suo governo, ha bisogno di un momento di riflessione che deve toccare anche il bilancio".
Secondo Barocco "non si può far finta che nulla sia accaduto, non sarebbe giusto e se a tutto ciò si aggiunge il fatto che sono entrati in Consiglio, nel giro di poche ore, quattro nuovi colleghi, credo che avere qualche settimana di dialogo tra le forze politiche sia necessario per rispondere opportunamente a una situazione complessa". "L'esercizio provvisorio - conclude - è previsto proprio perché l'amministrazione possa continuare a operare, seppur con alcune limitazioni di spesa. Evocare il tracollo economico della Regione è pretestuoso e fuorviante, ma capisco che ci sia chi ha interesse a dare voce a quest'idea, in barba ai valdostani che però, sono molto più attenti di quanto queste persone immaginano: non si fanno imbonire dal primo che urla più forte".
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