La revoca dell'ordinanza regionale del 10 aprile scorso che aveva posto fine all'isolamento del Comune, scattato il 23 marzo, pur mantenendo alcune restrizioni: è quanto sollecita il sindaco di Pontey, Rudy Tillier, in una lettera indirizzata al presidente della Regione, Renzo Testolin, anche nell'ambito delle sue funzioni prefettizie, e per conoscenza al capo della protezione civile della Regione, Pio Porretta.
"Il numero di positivi tra la popolazione è in diminuzione" e "sono tanti i guariti presso la microcomunità per anziani (una quindicina)", oltre ai "due ospiti della comunità psichiatrica", ricorda Tillier. Per questo "diventa difficile e poco comprensibile spiegare alla popolazione quali sono le ragioni che impediscono la revoca, quanto meno i due accessi veicolari ancor oggi chiusi che stanno creando disagi ai 'pontésans' e non solo".
"Condivido - scrive il sindaco nella missiva al presidente Testolin - l'aver concesso da parte Sua alcune deroghe al varco est per poter effettuare importanti lavori a servizio dei valdostani (vedasi gli interventi nel Comune di Chatillon presso la centrale Cva di Saint Clair o presso il depuratore di Glereyaz per i quali l'unica via percorribile era il passaggio da Pontey ) ma a mio avviso la stessa importanza va data anche ai 'pontésans' che da un mese non possono più percorrere la strada dell'envers in direzione Chatillon o in direzione Chambave, che non possono beneficiare neanche del trasporto pubblico, anche esso non più consentito da un mese e che ricordo hanno trascorso 19 giorni in zona rossa".
All’assessore regionale ai trasporti Luigi Bertschy, Tillier chiede di "individuare da lunedì 27 aprile un percorso alternativo attraverso il passaggio dei pullman dall’unico accesso aperto, ovvero dalla strada statale 26".