"Vogliamo tornare a prenderci cura dei rifugi e dei sentieri di montagna, perché ora 'Le Montagne hanno bisogno di noi', così come noi loro". E' l'appello che il Club alpino italiano invia al premier Giuseppe Conte in una lettera che contiene un fondamentale quesito interpretativo dell'ultimo Dpcm: 'L'alpinismo e l'escursionismo in montagna rientrano nelle attività sportive o attività motorie consentite dal 4 maggio?'. Vincenzo Torti, presidente dell'associazione che riunisce quasi 330 mila frequentatori dell'alta quota, teme "interpretazioni territorialmente difformi" e solleva questioni che non riguardano solo lo svago e l'attività fisica, ma coinvolgono l'economia e il presidio di un territorio fragile come la montagna. Prima tra tutte la delicata problematica dei rifugi alpini: possono annoverarsi tra le attività cui è consentita la ristorazione con asporto? chiede Torti al Premier.