Ha risposto alle domande del gip
respingendo le accuse Diego Contardo, il quarantaseienne della
media Valle arrestato e posto ai domiciliari il 14 maggio scorso
con l'accusa di essersi impossessato di 47 mila euro di
un'anziana di cui era amministratore di sostegno.
L'uomo è comparso stamane davanti al giudice Giuseppe
Colazingari per l'interrogatorio di garanzia, durato poco meno
di un'ora. "Abbiamo respinto gli addebiti, riteniamo di poter
fornire una spiegazione dei fatti che ci vengono contestati e
oggi abbiamo iniziato a farlo. Per il momento non abbiamo fatto
richiesta di revoca della misura, che però faremo", dichiara
l'avvocato Corrado Bellora, che assiste Contardo insieme
all'avvocato Federico Fornoni.
Le indagini, coordinate dal pm Luca Ceccanti, sono state
condotte dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria
della procura di Aosta. In base alla ricostruzione degli
inquirenti, l'uomo aveva iniziato a carpire la fiducia della
donna, oggi ultraottantacinquenne, nel 2012, quando non
risultava accudita. Quattro anni dopo la situazione della donna
si fa più difficile e Contardo viene nominato amministratore di
sostegno per occuparsi delle sue spese. Poco dopo, secondo
l'accusa, si disinteressa però dei suoi compiti e dell'anziana,
appropriandosi del denaro che avrebbe dovuto gestire (anche con
prelievi bancari) e arrivando a non pagare la retta della
struttura che ospitava la donna. Le indagini sono iniziate dopo
che i servizi sociali hanno segnalato la situazione al
tribunale, che è competente per gli amministratori di sostegno.
Queste figure sono incaricate di pubblico servizio
nell'ordinamento italiano, di qui l'ipotesi di peculato
formulata dalla procura.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA