L'ex presidente della Regione Valle d'Aosta Augusto Rollandin, sentito come testimone per circa 10 minuti nel processo Geenna su una presunta locale di 'ndrangheta ad Aosta, ha sostanzialmente respinto ogni legame e contatto con gli imputati. "Io non sono stato interessato", ha risposto Rollandin all'avvocato Nilo Rebecchi (difesa Nicola Prettico) che gli ha chiesto se "Prettico le ha accennato il problema di Monica Carcea" con altri componenti della giunta comunale di Saint-Pierre.
"Io non conosco personalmente Carcea", "non ho fatto un incontro con Marco Di Donato e Carcea" e "non ho avuto alcun rapporto con il sindaco di Saint-Pierre" (in riferimento a presunte pressioni per nominare Carcea come assessore comunale), ha detto Rollandin rispondendo all'avvocato Claudio Soro (difesa Carcea).
"Non ho mai chiesto incontri in Valle d'Aosta con il presidente della Calabria", ha detto Rollandin rispondendo all'avvocato Ascanio Donadio (difesa Antonio Raso). "C'era una tradizione che era Sant'Orso, in cui il Comune di Aosta, in accordo con la Regione, invitava alcuni vecchi di San Giorgio e della regione a vedere la fiera di Sant'Orso". Ma Salvatore "Addario non mi ha mai chiesto di organizzare un incontro con Oliverio", allora presidente della Regione Calabria. Riguardo alla cena della notte di Sant'Orso del 2012 "mi ero limitato come presidente della giunta a partecipare. Non ho parlato fuori dal locale, mi hanno accompagnato fuori dalla porta ma non c'è stato alcun dialogo".
Il pm Stefano Castellani ha poi mostrato ad Augusto Rollandin una foto, "trovata sul computer di Raso, che ha per oggetto un'e-mail inviata da Rollandin al sottosegretario Catricalà" (carica che ricopriva tra il novembre 2011 e l'aprile 2013). L'e-mail fa riferimento a una richiesta di incontro riguardante il tariffario del traforo del Monte Bianco. "Io assolutamente non la riconosco. Questa casella non la uso necessariamente io", ha detto Rollandin.
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