E’ stata salvata da una guida alpina che l’ha bloccata prima che la sua caduta di alcuni metri da una parete verticale del Cervino proseguisse per altri 200. Secondo quanto ricostruito dal soccorso alpino valdostano la donna, un’alpinista veneta di 36 anni, stava scalando con un’altra persona la parete chiamata Chéminée senza essere legata, ma tenendosi soltanto alla corda fissa. Quando ha mollato la presa è precipitata e dopo alcuni metri è finita a terra, su un terrazzino di roccia. Qui una guida alpina l’ha fermata in tempo, prima che proseguisse la sua caduta.
In passato alcuni alpinisti sono morti dopo che, sfiniti dalla salita della Cheminée, hanno lasciato la corda fissa e sono precipitati per circa 200 metri. Il passaggio dove si è verificato l’incidente si trova poco sotto il rifugio Capanna Carrel, dove pernottano gli alpinisti che affrontano la salita alla vetta in due giorni. Trasportata al pronto soccorso dell'ospedale di Aosta, la donna è stata ricoverata in Rianimazione con prognosi riservata ma - secondo quanto si è appreso - non è in pericolo di vita.
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